Eneide Postmoderno – Del comando di Cassius e di Janus e Maghera
Data: 02/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
Avviluppata nella sua coperta come l’ultima dei lebbrosi e discosta dal gruppo dei Licanei schierati sul ponte davanti al castello di poppa, Maghera assistette al discorso di Cassius. Aniseus era morto in circostanze poco chiare. Nelle sue ultime volontà lasciava scritto che il comando andava allo stesso Cassius. La giovane notò che quasi nessuno parve ribellarsi, ma poté vedere Draupadi. L’ex Monaca fece un verso bizzarro, una sorta di schiocco con la lingua. Era come se stesse contestando la legittimità di Cassius, cosa che effettivamente era buona e giusta. Il nuovo comandante ordinò subito che venisse fatto l’inventario di tutto quanto a bordo e un rapido censimento. Decretò inoltre che il comando in seconda sarebbe passato a Tia, estromettendo de facto Maghera dal suo ruolo.La giovane incassò quel colpo, il viso corrugato dalla rabbia. Le Amazzoni la guardarono. Sicuramente alcune di loro patteggiavano per Cassius ma altre, le più fedeli erano sicuramente addolorate da quella decisione e non l’avrebbero accettata a cuor leggero.Lei fece loro una serie di segni gestuali rapidi che l’occhio allenato delle amazzoni percepì come degli ordini non vocali. Poi si voltò e, senza fingere lo sdegno che provava, tornò sottocoperta.
Cassius continuò il suo discorso non senza notare la partenza di Maghera. Si fece l’appunto mentale di liberarsi di lei e degli altri dissidenti. E poi avrebbe dovuto parlare con Brutus.La storia del suo ferimento, raccontata dagli adepti, non lo ...
... convinceva per nulla.C’era qualcosa sotto e cominciava anche a immaginare cosa. Forse c’entrava anche Draupadi. Quella donna era un enigma, un mistero indecifrabile.E Janus… lui doveva sparire, morire in modo insospettabile, magari suicida.Sì. Solo una volta fatto ciò, avrebbe potuto assiucrarsi il dominio che ora era minacciato da quelle incertezze. Guardò verso i suoi sostenitori, Betea, Ossius, Tia e altri.Ce l’avrebbe fatta. Sicuro. Avrebbe trionfato!
-So che mi seguireste sino all’inferno se ve lo chiedessi, ma vi chiedo di attendere. Di non agire e di non reagire.-, disse Maghera, -Questa non é una battaglia che si può vincere tramite colpi di testa e atti eroici, é una guerra priva di ogni nozione d’onore.-. Le Amazzoni annuirono, tutte leali e pronte ad eseguire quegli ordini.
Draupadi lo vide arrivare, in pompa magna. Si alzò appena dalla posizione seduta.-Cassius.-, disse.-È Comandante Cassius, Monaca.-, disse lui. Nessuna scorta. Solo loro. La giovane sorrise.-Come io non sono più una Monaca, tu non sei comandante. Non ancora.-, replicò.Il viso di Cassius parve venire attraversato da una rabbia tale da farle temere che l’avrebbe aggredita. Ma Draupadi si limitò a restare immobile.-È praticamente cosa fatta. Janus dichiarerà la mia legittimità a breve.-, disse.-Già. E sicuramente tu sarai dispiaciuto del suo suicidio.-, replicò Draupadi.Il volto di Cassius passò da rosso intenso a bianco alabastro in un istante.-Io lo so cosa farai. L’ho visto. Come so che mi ...