Dolce e perversa
Data: 24/02/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... appena entrata dalla porta le potevo vedere anche il mal di stomaco che le prese”. Michela non seppe trattenere una breve risatina di cui Silvia si compiacque, le piaceva raccontare ma soprattutto indurre in reazione positiva la sua interlocutrice. “E davanti aveva una scollatura sul genere passaggio del Mar Rosso, una tetta era praticamente sul foglio di lavoro”, incalzò senza simpatia. A questo secondo particolare Michela fu più cauta e si limitò ad annuire scuotendo il capo in segno di disapprovazione, poi si sentì in dovere di dire la sua: “Immagino tu sia stata molto felice di trovarli così”, disse ironica. “Oh certo cara, anzi ero tentata di tornarmene quatta quatta sui miei passi e lasciare i piccioncini alle loro cose….peccato solamente che il mio carattere sia troppo burrascoso per soprassedere a certe situazioni”. “Devo dedurne che quella scena abbia influito negativamente sul vostro rapporto di lavoro”, disse Michela, che in realtà avrebbe voluto chiedere se l’ avesse cacciata subito o con preavviso, ma Silvia la sorprese e la anticipò: “No non è come credi, non feci nulla allora per allontanarla da noi, per quella volta se la cavò con qualche bacchettata”. Bacchettata? Aveva capito bene, non c’ era dubbio. Pensando si riferisse ad una strigliata morale data quel giorno alla sua collaboratrice non potè trattenersi dal compiacersi con lei per la scelta fatta: “Bè non posso certo biasimarti se l’hai ripresa in modo energico, forse avrei fatto lo stesso, ...
... Silvia”.
L’ avvocatessa la fissò qualche secondo prima di replicare, sentiva i suoi occhi chiari su di lei, la stava studiando come un aquilotta reale segue in volo la corsa della piccola cerbiatta. “Mi fa molto piacere che tu comprenda cara, sai non vorrei passare per una dispotica capufficio e per di più gelosa della prima tipa che prova a ingraziarsi il mio distratto maritino e che per questo trova il pretesto per punirla”. Michela annuì, e quel riferimento a una pratica lavorativa poco usuale come la “punizione” non mancò di agitarla leggermente, ma certo era una terminologia tipica di lei, non c’era bisogno per pochi accenni innocenti di animare immagini di medioevo e santa inquisizione, e che sarà mai…..nel frattempo Silvia finì di rimettere in ordine le proprie pratiche e invitò Michela a portarle il fascicolo sulla causa che avrebbero dovuto esaminare quel giorno. Quando Michela tornò dal suo ufficio con il materiale si sedette alla scrivania di fronte a lei e solo allora si accorse di qualcosa che la fece sobbalzare sulla sedia interiormente e che per poco non le causò la caduta del fascicolo: a destra di Silvia sopra la Guida Giudiziaria era appoggiata una bacchetta, nera. O forse era un frustino, sta di fatto che aveva la certezza che fino a un minuto prima non ci fosse. Silvia non pareva far caso a questo momento di incertezza di lei e la sollecitò gentilmente ad indicarle alcuni estremi di quella pratica. Di certo quella bacchetta, o quella…cosa l’ aveva tirata fuori nel ...