Dolce e perversa
Data: 24/02/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... molti difetti, o meglio particolarità, che la Dott.ssa Silvia metterà presto in luce.
Al terzo giorno di lavoro Michela fu convocata nell’ ufficio di Silvia, fu il loro primo vero colloquio riguardante anche temi extra-professionali., e come seppe col tempo fu solo il primo di una serie di conversazioni a dir poco non convenzionali.
“Sai da quanto mi dice Giulio le tue credenziali sono tra le migliori che ci sono pervenute, non solo ora che eravamo in cerca di un collaboratore, ma anche da qualche anno a questa parte.” Michela si schermì simulando un breve imbarazzo, Silvia continuò: ”Il genere di attività che svolgiamo ha ristretto molto il campo dei candidati , quindi….credo che a prima vista abbiamo avuto una certa fortuna a trovarti subito e disponibile a tempo pieno”. “Spero di ricambiare questa vostra fiducia, Silvia, per quanto mi riguarda c’è da parte mia una gran voglia di iniziare sul serio in questo ramo”.
Passati i complimenti reciproci le due donne si soffermarono brevemente a chiacchierare a largo raggio sulle proprie vite e le proprie aspirazioni, senza mai scendere ovviamente in troppi dettagli personali. “L’ anno scorso sono passate ben tre ragazze in tirocinio qui, non se ne è salvata nemmeno una purtroppo sai…..” Michela tese le orecchie per un attimo, voleva capire se volesse andare a parare da qualche parte. “Bè questo mi fa presagire che da parte mia sia richiesto un impegno a tutto tondo. Per quanto mi riguarda è quello che cercavo.” “Non ne ...
... dubito, cara….” Bene, pensò Michela, la mia nuova avvocatessa-capo ama chiamare le sue tirocinanti “cara”, credo che dovrò farci il callo! Silvia continuò: “L’ ultima laureata che ha lavorato con noi, Lisa, se n’è andata il mese scorso. Credo che adesso…..si mi pare sia tornata nel suo vecchio studio…..per la verità più che andarsene ho dovuto fare in modo di allontanarla io, diciamo che gliel’ ho fatto capire”. Michela ora era certa che qualcosa bollisse in pentola, e all’ ansia di questa conversazione non prevista si univa la curiosità di sapere, e pensò che il modo migliore era di lasciarla proseguire senza troppe domande. Non si sbagliava, Silvia amava dialogare spesso a una voce sola come avrebbe poi imparato, gradendo solo brevi interruzioni ben giustificate dal dialogo e possibilmente non troppo devianti dall’ oggetto della discussione. “Un pomeriggio torno in studio senza preavviso dopo un mancato volo per Roma, ….” Si alzò e con teatralità si preparò ad assumere una posa ben precisa. Mi scostò e si mise col ventre appoggiato sul tavolo, sprofondandosi sempre più quasi ad appoggiarsi verticalmente su di esso. “E la trovo così, centimetro più centimetro meno, con mio marito sulla sedia a leggerle una relazione di lavoro e lei attenta a non perdere una parola.” Mi guarda come per aspettarsi un commento o una reazione, che mi limito a darle con un accenno con lo sguardo come a dire “Ma va!” “Solo che a differenza di me, quel giorno aveva una mini modello ultrashort e ...