1. Nei panni di mia madre - 6


    Data: 23/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... c’era niente di eccitante in quello che facevo.
    
    Non ero tenuto in alcuna considerazione e venivo trattato alla stregua di una bambola gonfiabile.
    
    A fine giornata cominciai anche a sentirmi poco bene.
    
    Il retto mi bruciava e provavo delle dolorose fitte all’inguine.
    
    Chiamai Timoteo per chiedergli di non mandarmi più nessuno, ma lui non rispose.
    
    “Sei stato eccezionale”. Mi scrisse in un messaggio. “Riposa ora. A domani”.
    
    Lanciai il telefono contro la parete e mi buttai sul letto, piangendo disperatamente.
    
    Com’era possibile che la mia vita avesse preso quella piega? Che cosa avevo sbagliato?
    
    Pensai che tutto quello che era accaduto si fosse verificato a causa mia.
    
    Se fossi stato sincero con Fabrizio forse avrei potuto declinare la proposta di Timoteo e non mi sarei ritrovato in quella situazione.
    
    “Devo parlargli” Mi dissi. “Manila ha ragione … non posso continuare a mentire”.
    
    Mi vestii in fretta e, fuori dalla stanza, imboccai il corridoio nella direzione della reception.
    
    Nella hall c’era una festa.
    
    Gli invitati impegnavano l’ingresso e sembravano felici mentre sculettavano al ritmo di una musica caraibica.
    
    Mi guardai intorno alla ricerca di qualche volto noto e, alzando lo sguardo, posai gli occhi sullo striscione argentato che campeggiava proprio sopra al bancone.
    
    “Buon compleanno Gerardo”. Diceva.
    
    “Ehi che ci fai qui?”
    
    Fabrizio era davanti a me. Indossava una camicia di flanella a quadri e dei jeans larghi. Aveva gli occhi ...
    ... smarriti ed emanava un forte odore di alcool.
    
    “Ciao …”. Risposi. “Niente, in realtà … ero passata a cercarti …”.
    
    “È il compleanno di mio padre”. Mi disse sorridendo. “Fa cinquant’anni il vecchio!”.
    
    I suoi denti erano bianchissimi. “Perché non ti fermi? Dai, ti faccio conoscere i miei …”.
    
    “Dev’essere veramente ubriaco”. Pensai.
    
    “No, aspetta, aspetta …”
    
    “Mà, Pà … lei è Lea …” Mi introdusse gongolando. “È un’amica … per ora”.
    
    “Ciao Lea”. Salutò cortesemente la madre. “Io sono Elvira, è un piacere conoscerti”.
    
    “Ciao …. Lea”. Disse Gerardo scuro in volto.
    
    Notai che la fronte gli si era imperlata di sudore. “Benvenuta alla mia festa…”.
    
    Risposi con un cenno. L’imbarazzo era palpabile.
    
    “Non è bella?” Lo interruppe Fabrizio completamente ignaro. “Io la trovo bellissima …”. Concluse traballando.
    
    “Va bene ragazzi …” Borbottò l’uomo mentre trascinava la signora Elvira lontano da noi. “Godetevi pure la festa … andiamo tesoro, andiamo”.
    
    E, mentre si allontanava, si voltò spesso nella nostra direzione.
    
    “Scusali”. Proseguì Fabrizio. “Sono un po' vecchio stampo … Ascolta, vuoi bere qualcosa?”
    
    “No grazie …Ma tu non ne hai già presi troppi …?" Lo punzecchiai.
    
    "Non è neppure il nostro primo appuntamento e già m’hai presentato i tuoi …”
    
    “Eh-eh … forse hai ragione …” Ammise. “Ma sai com’è … Mi diverto di più quando sto così …”. E facendosi più vicino mi infilò la lingua in bocca.
    
    La musica riempiva la stanza e le coppie intorno a noi danzavano in ...
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