1. Sincronia


    Data: 17/02/2021, Categorie: Etero Autore: Post-it, Fonte: RaccontiMilu

    ... – e anche i vestiti di lui si persero sul pavimento. Odori nuovi riempirono la stanza, odore di sesso, alcohol, passione. Gioele entrò dentro di lei, in quell’intimità così bagnata e stretta. Le dita delle mani si intrecciarono, gli occhi si parlarono per ore, ad ogni colpo Sole si apriva e riempiva; ogni volta che lui usciva poteva sentire la carne viva di lei chiudersi dietro al suo passaggio. Continuarono per un tempo indefinito a fare l’amore così, minuti che parvero ore, un ritmo costante e pieno riempiva e svuotava Sole mentre gli umori colavano tra le sue gambe e il cazzo di lui non smetteva di riempirsi.
    
    Gioele rotolò sul letto e la porto sopra di sé, l’ammiro in tutta la sua bellezza, le strinse i fianchi i seni, esplorò e strinse quei capezzoli, li baciò e non ci si sarebbe più voluto staccare, mentre lei lo cavalcava e lo guardava negli occhi scavando nella sua mente.
    
    I loro corpi si aggrovigliano. Gioele danzava dentro di lei come se quello e solo quello fosse sempre stato il suo posto, una danza magica accompagnata dalla più bella musica di sempre.
    
    Si sfilò, le aprì le gambe ed iniziò a baciarla, succhiarla, leccarla, la torturò di brividi – Io, sai, io… – balbettò lei, spezzando la magia per un secondo – mi bagno, tanto! – lo avvisò imbarazzata.
    
    Gioele la guardò ancora più eccitato e riprese esattamente da dove aveva lasciato. L’orgasmo di Sole esplose invitante nella bocca di lui, fiumi di umori inondarono le labbra di entrambi mentre le gambe ...
    ... tremavano, si stringevano, rilassavano e stringevano ancora. Il piacere di lei esplose incontrollato, più volte e senza difese. Era completamente sua dalla testa ai piedi. Un’onda di calore le percorse la schiena, tremò, riaprì gli occhi e lo guardò riconoscente, pensò di non aver mai avuto un orgasmo simile prima. Quando il corpo di Sole smise di tremare Gioele si fermò, si stese accanto a lei e la strinse. Con una mano le sfiorò i seni, accarezzò la pancia, il sesso ancora bagnato e Sole sentì di dover ricambiare quell’immensa gioia, non per dovere, per gratitudine.
    
    Gli afferrò l’asta, ci giocò, lucida, la baciò, dura. Gioele la guardò con occhi nuovi, mentre la bocca di Sole si muoveva su di lui, la lasciò fare e l’avrebbe lasciata fare per ore, se avesse avuto giorni da poter passare con lei, ma non voleva cercare un orgasmo con la bocca, non voleva godere di lei, ma con lei.
    
    Non glielo spiegò mai e nel momento in cui la tirò a se vide che i suoi occhi gridavano disapprovazione e ingiustizia, ma lui aveva bisogno di lei, come del sale nell’acqua di mare. Lei salì a cavalcioni su di lui, gli afferrò le braccia e si perse di nuovo nei suoi occhi prima di ricominciare la danza tra la sua bocca ed il cazzo di lui. Gioele si lasciò andare, e Sole si sentì forte prima di essere fermata e di sentire – &egrave troppo.
    
    Gioele la tirò a se, rientrò in lei, e si perse di nuovo nella sua carne. Continuarono a consumare quei corpi fino a quando la pelle di lui si tese, vibrò e si ...