1. L’ex colonnello medico amico di mio marito


    Data: 10/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69

    ... oppormi era forte vigoroso e forse dentro di me era ciò che volevo e lo lasciai fare, mi buttò sul letto e mi alzò il vestitino, mi sfilò il perizoma, mi allargò le cosce e mi leccò ingordamente, mi disse: guarda come sei bagnata troia, allora volevi proprio tutto questo eh, leccava con maestria e con tale voracità che venni quasi subito. Si scostò soddisfatto e si mise tra le mie cosce, prese in mano il suo grosso cazzo, me lo puntò sulla fica ed entrò in un colpo solo, mi sentivo piena, mi scopava selvaggiamente mi dava della troia, della puttana, mi prendeva per il collo stringendomi forte mentre mi pompava, ebbi due orgasmi uno di seguito all'altro fortissimi che per poco non svenni.
    
    Giacomo estrasse il cazzo dalla mia figa oscenamente aperta, mi guardò ridendo e mi disse adesso troia a pecora che ti rompo il culo. Gli dissi che non volevo, mi avrebbe fatto male, era troppo grosso e lui, di tutta risposta, mi disse: non ti preoccupare so come si fa con le troietta come te, mi prese di peso, mi girò e mi mise a pecorina, sentivo la sua lingua esplorarmi l'ano poi qualcosa di molto freddo che immaginai fosse il gel che tenevo sul comodino ed infine un suo dito entrò con facilita dentro di me, poi un altro, li muoveva ritmicamente, poi mi disse: rilassati puttana tanto volente o nolente il culo te lo spacco - cercai di rilassarmi il più possibile - puntò la grossa cappella sul mio ano e cominciò a spingere, sentivo pressione ma non dolore, poi a un tratto ebbi una ...
    ... fitta lancinante di dolore e urlai, ma lui: tranquilla troia la cappella è entrata, il più è fatto, volevo toglierlo e mi divincolavo, faceva molto male, ma lui mi tenne ferma di forza e cominciò a sculacciarmi molto forte, più sculacciava, più mi bagnavo e tra una sculacciata e l'altra entrò tutto nel mio culo sfondandomi.
    
    Cominciò a scoparmi prima lentamente poi sempre più forte con colpi secchi e profondi con un misto tra dolore e piacere cominciai a masturbarmi la figa e la cosa mi piaceva da matti. Quando venni per l'ennesima volta, lui si aggrappo forte ai miei fianchi e mi scaricò dentro una quantità di sborra enorme, la sentivo uscire e riempire le mie viscere, ero sconquassata.
    
    Lui usci da me, si vestì e, come nulla fosse successo, uscì di casa. Rimasi per un bel po’ ancora sul letto nuda, aperta, col culo dolorante, dal quale usciva ancora sborra che ora mi colava lungo le cosce e si depositava sulle lenzuola formando una chiazza giallastra.
    
    Al ritorno di Carlo da lavoro ero ancora sconvolta da quello che era successo, praticamente mi ero fatta stuprare volontariamente da uno sconosciuto amico di mio marito nel nostro talamo.
    
    Carlo mi salutò baciandomi con passione, cenammo come al solito, Giacomo aveva portato a casa dei dolcetti per il fine serata, per ringraziarci per la nostra ospitalità.
    
    Era quella l'ultima sera di Giacomo nella nostra casa, ne fui sollevata, non ero abituata a tanto ed ero felice che finisse tutto come una folata di vento.
    
    Ci ...