1. Zeudi Pt.2


    Data: 06/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: numeroprimo encore, Fonte: EroticiRacconti

    ... pelle rispondeva a quegli sfioramenti con dei brividi, e quando le mani cinsero i fianchi temetti e sperai che si staccasse per entrarmi dentro, poi pregai che quelle dita oltrepassassero il monte di venere e si insinuassero fra le mie labbra, ma le sentii risalire sull'ombelico e poi sulle costole, e finalmente raccogliersi sui miei seni. Mi sorprese nuovamente regalandomi dolore al posto del piacere, ed il mio corpo si tese quando i capezzoli furono strizzati e stirati dalle sue dita in tutte le direzioni, poi tirati in avanti al limite dell'elasticità della pelle, per poi raccogliersi a coprirmi i seni con entrambe le mani e massaggiarli insieme come se volesse impastarli insieme. Sentivo la mia testa reclinata all'indietro appoggiarsi sulla sua spalla, e mi girai come per cercare la sua bocca, ed ancora mi sfuggì staccandosi da me. Passò qualche secondo prima che la sua mano si materializzasse sul mio pube, e per la sorpresa mi sollevai sulla punta dei piedi. Non disse nulla trovandomi bagnata come sicuramente dovevo essere, e lasciò che con la fronte mi appoggiassi al suo petto mentre con le dita continuava a sfiorarmi senza entrare, ma mi sollevò da se quando percepì l'affannarsi del mio respiro. Infilò fra le mie cosce il cazzo, come se avesse voluto farmi sentire quanto la situazione lo eccitasse, ma deluse le mie speranze allontanandosi e lasciandomi in vergognosa attesa di qualche altro tormento. Pensai che non sarebbe durato ancora molto perché lo avevo sentito ...
    ... pronto quando mi era stato fra le gambe, ma pensai anche che avrebbe potuto darsi piacere da solo e continuare a tormentarmi anche dopo, disinteressandosi del mio desiderio. Un sibilo ed uno schiocco mi fecero tornare alla mia realtà di prigioniera da far soffrire. Essere frustata era molto doloroso, e non gemetti solo per la sorpresa. Non sembrava molto esperto, tanto che alcuni colpi andavano a vuoto, altri mi finivano sul ventre o sui seni, e altri su schiena e culo, che pensavo fossero i suoi bersagli designati. Cambiò strumenti più volte, come per verificarne l'effetto sulla mia pelle, e anche se le lacrime ormai dovevano aver imbevuto il cappuccio, e tutto il mio corpo bruciasse per le sferzate, volevo che continuasse ad infierire su di me fino a piegarmi le ginocchia. Mi resi conto che la mia eccitazione cresceva anziché calare, che oltre al dolore ogni nuovo colpo mi dava una qualche forma di piacere indefinito. Resistetti al desiderio di chiedergli di smettere come a quello di implorarlo di farmi venire, in qualsiasi modo ed in cambio di qualsiasi servizio, fino a quando le frustate cessarono, dopo tre colpi assestati direttamente fra le gambe. Sentii la corda allentarsi ed i polsi scendere all'altezza del collo, ed il nodo attorno al collo sciogliersi. Le mani sulle spalle mi fecero capire che dovevo inginocchiarmi, e la bocca fu liberata dal cappuccio. Sentii il glande umido premere contro le labbra e le schiusi per farlo entrare. Anche se mi teneva una mano sulla ...