Il regalo dei miei bulli parte 1
Data: 05/02/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Thefab, Fonte: Annunci69
... cosa si ripete nelle successive due mattine, sul gruppo della scuola mi provano a chiedere il motivo per cui non sto andando. Inizialmente non rispondo, poi mi dispiace per loro che, nonostante non mi conoscano, si stanno preoccupando e gli dico che sono stato poco bene. Il terzo pomeriggio parlo bene col mio ragazzo e mi promette che il mattino seguente verrà lui a prendermi e mi porterà in macchina, in modo da non farmi fare il primo viaggio da solo.
Così, dopo tre giorni di assenza, comincia la mia nuova avventura scolastica. Le cose, inizialmente, vanno abbastanza bene. I miei compagni sono simpatici e presto scoprono che sono gay. Succede tipo il secondo giorno, perché una mia compagna, piuttosto sfrontata, mi dice che sono carino e mi domanda se ho la ragazza. La ringrazio per i complimenti, ma le specifico che sono gay. La voce gira rapidamente, in un certo verso mi guardano quasi con interesse e mi sento popolare. Sono finalmente me stesso, quantomeno in quelle cinque ore mattutine. Il problema è che l’idillio dura pochissimo. Infatti, dopo una settimanella di presenze, mentre giro per il corridoio della scuola, durante la ricreazione, faccio un incontro che mi fa tornare con i piedi per terra. Ma questa è un’altra storia e ne parleremo nel prossimo capitolo.
Riavvolgiamo il nastro e torniamo indietro di tre giorni, rispetto a questo episodio. E’domenica e giochiamo la prima partita di campionato. Siamo una squadra molto giovane e ciò che ci viene chiesto e ...
... raggiungere il prima possibile la salvezza. Pareggiamo per 1-1 in casa contro una squadra decisamente più attrezzata e quotata di noi e lo facciamo in rimonta. Il gol nostro, tra l’altro, lo firma proprio il mio ragazzo.
Finita la partita, io e lui festeggiamo, a modo nostro, per un paio di ore a casa sua, più tardi ricevo una chiamata di Alberto. Sono tornato da poco nella mia abitazione, sono in camera a giocare al computer, in attesa che mia madre mi chiami per la cena. Alberto mi dice che aveva provato a chiamarmi anche prima ma che non avevo risposto. Poi mi chiede se la sera seguente, il lunedì, sarò libero, perché finalmente è il momento della tanto attesa sorpresa. Gli dico di si, soprattutto per la grande curiosità che ho. Non sto più nella pelle. Gli chiedo se può passarmi a prendere lui, inizialmente fa un po' di storie, dicendo che gli è complicato, poi si rende conto che non è molto bello chiedermi di andare in bicicletta e quindi accetta di venire lui in macchina.
Il giorno seguente sono teso, attendo impaziente il momento in cui Alberto passi a prendermi, ossia subito dopo cena. I miei fanno un po' di storie, sanno che il giorno dopo ho scuola e che mi devo svegliare presto. Sapendo delle mie propensioni a non alzarmi e rimanere a dormire, sono legittimamente preoccupati ma prometto loro che, in ogni caso, andrò a scuola.
Quando scendo, Alberto mi aspetta in macchina, col suo meraviglioso sorriso. E’ bellissimo, come sempre. Salgo e lo saluto. Lo vorrei ...