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Accadde a Milano ( il portinaio)
Data: 03/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... sul letto. Prende degli oggetti. Capisco. Sono simil manette che le mette sia le mani che i piedi. Attraverso delle corde elastiche la ancora ai lati del letto. Valentina è spaventata, sembra una ics sul letto. Poi prende un’altra cosa. Sembra una pallina con un cinturino elastico. Gliela mette intorno alla testa e poi vuole infilarle la pallina in bocca. Valentina si dimena non vuole, ma lui le prende le prende il naso tra le dita costringendola a respirare con la bocca. Lei apre la bocca e lui le mette la pallina. Poi stringe gli elastici per fissare tutto bene. ( scoprirò poi che quell’ oggetto si chiama ball gag) Dice: quasi ci siamo; adesso puoi provare a gridare quanto vuoi non ti sentirà nessuno. Le mette un cuscino sotto il sedere per tenere sollevato il pube e le accarezza il pelo dello passera quasi con devozione. Dice: l’ultima cosa. Le fa vedere uno strano oggetto. Ha una manopola per essere impugnato, sembrerebbe una cucitrice. Glielo mostra dicendo: questo è un kit tattoo serve per fare tatuaggi o altro sulla pelle. Mi è costato trenta euro. Voglio farti sulla passera le mie iniziali. Voglio che tutti quelli che ti scoperanno sappiano di chi sei. Tu sei e sarai la mia puttanella. Gli occhi ed i gemiti di Valentina erano di supplica, ma lui estrasse dal solito sacchetto un contenitore di schiuma da barba ed una lametta da barba. Le dice: stai tranquilla le iniziali si sbiadiscono e dopo quindici giorni non si vedono più, poi te le farò di ...
... nuovo. Capisco cosa vorresti dire: e se le vede il tuo fidanzato? Tra pochi giorni i peli ricrescono e copriranno nel frattempo non fargli vedere la tua fighetta e ridendo tanto ti basto io. Con attenzione si dedicò al pube di Valentina e, dopo averlo cosparso di schiuma, con la lametta la rasò facendo sparire tutti i peli. Poi con un panno lo asciugò per bene. Infine usò l’infernale macchinetta per incidere quello che voleva. Dovette sentir male. Le sue grida erano ostacolate dalle palline, ma si agitava ad ogni istante. Due minuti durò il “ lavoro” di Carlo; poi fini. Soddisfatto rimirava la sua opera e le disse: ti ho tatuato la C di Carlo con una freccetta sotto che va indicare che la tua passera è mia. Poi dopo te la potrai vedere bene da sola Voglio essere io il primo a incularti e scoparti con le mie iniziali addosso. Le tolse la pallina di bocca ed anche le manette. Valentina rimase ferma, silenziosa sul letto; sulle guance scivolavano le sue lacrime Vedevo Valentina distrutta nel fisico e nel cervello; avrebbe accettato tutto senza porre resistenza di alcun tipo. A bassa voce continuava a ripetere: non sono una puttana Lui sente e le dice: si sei una puttana. Apri le gambe. No, non così. Spalancale e mettile come sai. Lei ubbidiente si offrì, le gambe aperte all’inverosimile spinte verso l’alto. In bella vista la fica e l’ano. “Masturbati”, ordina. Lei lo fa senza smettere di lamentarsi, ma scuote la testa. No.no Lui si ...