Accadde a Milano ( il portinaio)
Data: 03/02/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Tradimenti
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... impegno lavorativo fuori sede che per una serie di circostanze si chiuse con un veloce pranzo di lavoro. Pensai di farle una sorpresa, vista la sua ”depressione”, tornando in anticipo a casa. Sapevo che era a casa, mi avvisava sempre se andava in facoltà.
Erano da poco passate le due quando arrivai a casa. Notai l’assenza in portineria del signor Carlo; c’era il cartello “sono sulle scale per servizio”. Normale.
Abitando al secondo piano non prendevo mai l’ascensore e poi volendo farle una sorpresa fui attento a non far casino. Come al solito la porta non era chiusa a chiave. La aprii senza far rumore e….
Sentii dei rumori soffocati verso la camera da letto, come delle voci che si sovrapponessero.
Allibito e curioso, andai silenzioso verso la camera da letto.
Solo la mia testa varcò la soglia e vidi Valentina nuda, piegata sul bordo del letto. Alle sue spalle c’era il portinaio, che aveva i pantaloni e mutande calati, che la stava scopando.
Il lettone è in fondo alla camera ed io li vedevo bene e, se non si fossero girati, non potevano vedermi.
Fu una pugnalata al cuore; rischiai di stare male.
Muto, guardavo angosciato cosa stava accadendo. La mia Valentina, il mio amore, che scopava con il signor Carlo.
Non sapevo cosa fare. Rimasi immobile a guardare incapace di riflettere ed agire.
Da dietro le strizzava le piccole tette con vigore, spingendo il cazzo nella vagina .
Le dice: piegati di più sulla pancia, troia. Ero sorpreso dal triviale ...
... linguaggio.
Dai facciamo in fretta. Devo tornare in portineria.
Valentina ha le gambe oscenamente divaricate e con stupore vedo che porta delle autoreggenti a rete nere; un indumento mai visto con me.
Lui dice godi che poi vengo anch’io. Ah… Ti sei procurata la pillola?
Si.
Brava. Evitiamo cose indesiderate.
Si muove veloce in lei e vedo il volto di Valentina. Non c’è piacere. E’ rosso. Lei sembra sofferente, sul punto di piangere. Ad ogni sua spinta geme, ma non è godimento.
Lui le dice troia. Non vuoi venire? Lo sai che so come fare.
Estrae il cazzo e la spinge a bocconi sul letto. La figa, il suo culetto sono indifesi alle sue voglie. Si china tra le sue gambe e mette il volto fra le cosce. Con la lingua scorre su e giù nel canale vaginale, poi si poggia sulla vagina alla ricerca della clitoride. La prende tra le labbra, la succhia facendo osceni rumori. Valentina sobbalza. Lui siconcentra sulle sue zone più sensibili e con un ritmo costante la lappa. Si aiuta con le dita e le allarga le labbra della vagina favorendo lo spazio per la lingua .La miaValentina adesso mugola, non sono più gemiti di disperazione, ma altro. Con mio orrore, adesso sembra le stia piacendo. I suoi gemiti sono una serie di oooh.
Lui: brava Valentina. Vedi che ti piace? Ti stai scaldando vero? Adesso le leccadelicatamente la fessura, aprendola ben bene con le dita. E poi ..
Poi il mio crollo.
Le mette un dito, che entra senza fatica, nell’inviolato ano. Mi ricordo le ...