1. La suocera – 7


    Data: 02/02/2021, Categorie: Etero Tradimenti Voyeur Autore: Effebi, Fonte: RaccontiMilu

    ... sarà… farmi… godere… “ – il silenzio fu lungo – “scopandomi la fica” – scese dal lavabo, appoggiò le mani allo stesso ed alzò l’accappatoio, mostrandomi le chiappone a pecora e quel pelo fulvo così eccitante. Volevo montarla come un toro, ma al contempo non volevo tradire la fiducia di mia moglie. Restai bloccato. -”Dai, allora… che aspetti? Non mi dire che non ti piace quello che vedi! Le tue palle sono gonfie come due palloni, il tuo cazzo è duro e sembra scoppiare. Scopami, forza!”- ed ondeggiava i fianchi di qua e di là ad incitarmi – “Forza, fammi sentire quel cazzone tutto dentro. Fammi godere come la troia che sono!” – Restai ancora fermo in silenzio, poi farfugliai – “N… N… non posso, Francesca, non adesso” – Restò in silenzio per un attimo, mentre si ricomponeva. -”E’ così quindi? Non vuoi scoparmi?”- -”Non posso, mi dispiace”- -”Non puoi. Non puoi. Io sono qui, nuda, eccitata, a pecora per te, con la fica che mi scoppia e mi urla e tu non puoi.” – – “non posso.”- -”Quindi preferisci che mi faccia montare dal giardiniere, per esempio” – -”Nessuno te lo vieta, sei padrona. Sei a casa tua” – Divenne rossa di rabbia. -”Ah si? Bene.”- uscì dalla porta con indosso ancora solo il mio accappatoio. Presi una tovaglia qualsiasi e la seguii con lo sguardo fino a quando non uscì. Vincenzo, il giardiniere, era poco poco lontano dalla porta e Francesca andò dritto verso di lui. Lui la vide e rimase pietrificato. Lei continuò a camminare nella sua direzione e nel mentre slacciò ...
    ... l’accappatoio e lo lasciò cadere sul prato. I suoi seni grossi svettavano, mentre il culone ballonzolava a destra e a sinistra ad ogni movimento. Sentii distintamente: -”Slacciati i pantaloni e fottimi o giuro che ti licenzio.” – Vincenzo era imbambolato. Lei arrivò, prese la cintura, la slacciò e la tirò via ed in un sol colpo abbassò boxer e pantaloni del giardiniere. Io osservavo nudo e basito quello che mi stava parando davanti. Vincenzo era piuttosto ben dotato, un bel cazzo, niente di estremo, ma non brutto e già in tiro. Lei si chinò e lo spompinò velocemente e senza troppi fronzoli per circa un minuto, lui già godeva e tirava la testa indietro, mentre tentava di tenere mia suocera incollata al suo cazzo. Terminato il minuto lei si divincolò e si mise a pecora appoggiata ad un albero. Lui era subito dietro e la prese immediatamente. Cominciò una scopata veloce e selvaggia. Mia suocera mugolava come una cagna, mentre Vincenzo grugniva ad ogni colpo, facendo vibrare tutto il corpo di Francesca, che accompagnava ogni singolo movimento. Continuò così per 5 minuti, poi Vincenzo tirò ancora una volta la testa indietro e smise di stantuffare quella zoccola di mia suocera, impalandola per scaricarle dentro tutta la sborra che aveva. Io ero in bambola, ma non volevo toccarmi, avevo un’altra idea. Nel frattempo Vincenzo uscì da mia suocera, che grondava sborra dalla fica fino alle cosce. Non disse nulla, riprese l’accappatoio e gli disse secco: – “Rivestiti e continua a lavorare.” ...