Sorpresa entusiasmante
Data: 28/01/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... mentre borbotti un sì, io intanto avviso lui e sono subito da te. L’auto sfreccia correndo veloce sull’asfalto, perché sembra che tu abbia fretta di liberarti di me, io ti lascio sennonché smaltire il nervoso macinando chilometri mentre m’incanto a guardarti: al presente noto accuratamente il tuo profilo spigoloso, le tue braccia magre ma forti e le tue mani callose, nel frattempo penso che cosa posso realmente compiere per vincere le tue riserve, invece adesso sei tu che mi sorprendi con una domanda a bruciapelo:
‘Perché t’interessa così molto la mia felicità? Per quale ragione ti sta così a cuore’.
‘Perché siamo amici, te l’ho detto. Mi dispiace vedere l’assillo, il tarlo e il tormento nei tuoi occhi, mi dispiace vedere che ti comporti come quello che non sei’.
‘Ti rendi conto, che questo qualcosa che sostieni di vedere non l’ha mai notato nessuno?’.
‘Quindi ho ragione?’.
‘Io sono disposto ad ammetterlo, soltanto se tu confessi che non è solamente per amicizia, in quanto vuoi spingerti così in profondità. Non sta in piedi, te ne rendi conto, vero?’.
Io mi morsico un labbro, mentre fingo di pensarci su qualche istante:
‘Va bene, giura però che quest’argomento rimarrà tutto dentro questa macchina’.
‘Va bene, affare fatto, contaci’.
Finalmente vedo un leggero sorriso comparire sul tuo volto. In quest’istante siamo già davanti a casa mia, tu parcheggi e abbassi il finestrino, accendi un’altra sigaretta e rifletti su quanto stai per dire, ...
... sennonché con un gesto incollerito della mano decidi che è molto meglio non fermarsi per riflettere:
‘Elvira, ti ricordi il nostro primo bacio?’. Questa richiesta lealmente non me l’aspettavo davvero.
‘Certo che sì, come sai, il primo bacio non si scorda mai’.
‘Già, proprio come il primo amore, che nel mio caso coincidono’.
‘Stefano, ma io non volevo, per davvero’.
‘No, sta’ ferma, lo so che per te non è così. So benissimo che vent’anni fa tu non mi amavi, avevi soltanto diciassette anni, però avevi già sofferto e sopportato tanto nella tua vita, perché cercavi soltanto qualcuno che ti proteggesse e che ti desse tutte le attenzioni che desideravi. Poi sono arrivato io e per me è stato un colpo di fulmine, perché pur d’averti accanto avrei dato qualsiasi cosa, qualunque, credimi. Dopo è stato così per un anno. Ti ricordi?’.
‘Io uscivo prima da scuola per utilizzare il tuo stesso autobus e quando avevamo orari diversi non mi presentavo neppure a scuola, dato che mi piazzavo sotto al tuo istituto e t’aspettavo là di sotto. Ti riempivo di regali e ti telefonavo un sacco di volte al giorno, parlavamo anche per ore a volte, di tutto e di niente, eppure mi bastava sentire la tua voce e i tuoi sospiri’.
‘Poi quelle numerose lettere. Ti ricordi per quanto tempo ci siamo scritti? Per non parlare di quanto ardentemente aspettassi il sabato sera e la domenica pomeriggio per fare con te una passeggiata mano nella mano, per accarezzarti i capelli e per ...