Intrusioni nella mente
Data: 23/01/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... obbligata ad allontanarla da sé, escludendola, perché lei era stata infame e riprovevole, quasi certamente era una figlia abietta e disdicevole. Grosse lacrime sennonché cominciarono a segnarle le ciglia, mentre il dolore si espandeva irradiandosi fino alla punta dei piedi. Come poteva arrivare fin lì il dolore? Lui s’abbatté sopra di lei e sborrò accompagnando il suo orgasmo con uno spropositato strillo inumano, un minuto dopo lui uscì dalla stanza, mentre lei era ancora lì piegata sul tavolo addolorata e affranta. In seguito si sollevò sommessamente, perché adesso tutte le membra del corpo le facevano male, visto che non riusciva a stare dritta, mentre dalla porta entrò un uomo e la guardò, intanto che stava tirando giù la chiusura lampo dei pantaloni:
‘Concedimi soltanto quindici minuti, adesso esci fuori per favore’.
‘No, non esco, io sto aspettando ormai da più di mezz’ora’ – replicò quell’individuo.
‘Dammi soltanto quindici minuti. Esci, non te lo ripeto più’.
Lui esitò un attimo, poi con lo sguardo più esagitato e furibondo che mai si tirò su la cerniera e uscì, lei si sistemò la sottoveste, s’infilò la camicia stropicciata, indossò le calzature di legno e uscì velocemente dalla stanza:
‘Dove credi adesso d’andare?’ – le disse l’uomo.
‘Io vado a prendere la legna per la stufa, arrivo subito, aspettami là’.
Lei attraversò alla svelta il corridoio pieno di maschi, qualcuno la toccò mentre passava dicendo brutture e oscenità d’ogni sorta, intanto ...
... che dalle altre camere provenivano in maniera distinta gemiti, lamenti e urla, in quanto l’odore del sesso aleggiava in modo integro e netto in ogni parte. Lei uscì dirigendosi frettolosamente verso il capanno mentre l’aria gelida l’attraversò avvolgendola. Qualcuna aveva provato tempo addietro invano cercando di svignarsela da quel posto, nessuna però era mai riuscita nell’intento d’attraversare il fiume, perché i loro corpi vennero ritrovati a valle, altre furono riprese e la punizione superò di gran lunga lo spasimo della morte. Lei stava lì, nell’aria gelata origliando con attenzione il rumore travolgente del fiume, girò intorno al capanno e si ritrovò davanti alle violente acque nere che scorrevano veloci verso la cascata, si voltò lentamente e vide le luci della casa. Il suo sguardo ritornò alle acque nere e con gli occhi della mente rivide distintamente sua madre: lei non aveva mai sbirciato negli occhi sua madre, non era mai riuscita a incrociare il suo sguardo, dopo fece un passo avanti e l’acqua gelida l’investì con i suoi spruzzi. Un altro passo avanti, il rumore adesso era scrosciante, lei non sentiva più le urla né i gemiti provenire dalla casa, un altro passo e poi il vuoto.
Un milione di spilli attualmente le perforavano pertanto le morbide carni, non poteva essere così freddo, non poteva esistere un gelo così intenso. La furia del fiume non le permetteva di muoversi, eppure lei non voleva spicciarsi, si lasciò in tal modo trascinare per infiniti istanti. I ...