Intrusioni nella mente
Data: 23/01/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... gola: lei per poco non si strangolava a causa dell’aggravio della mole del suo fisico e per la grandezza di quel cazzo imponente, che martellava la sua cavità orale cagionandole quasi la nausea. Lui si muoveva sopra di lei spingendo quel membro sempre più in fondo, mentre la reggeva per i capelli manovrandola e scuotendola in modo belluino, brutale e malvagio. Lei non respirava, per il fatto che il volto era diventato rosso dallo sforzo e dal dolore delle braccia a causa del suo notevole peso, tuttavia dopo un estenuante periodo lui vibrò sennonché rotto dai brividi traballando:
‘Starà finalmente per eiaculare, speriamo che finisca presto’ – pensò lei tra sé e sé immaginando di concludere al più presto quella disagevole, ingrata e penosa afflizione. Lui si fermò per un istante ansimando, però resisteva a sufficienza contrastando e sopportando l’orgasmo, poiché avendo già erogato il suo compenso cercava di prendersela pacificamente, dal momento che non aveva alcuna intenzione di sborrare così in fretta. Lui l’agguantava trattenendola per i capelli, per un attimo lei riprese fiato, appresso lui la trascinò vigorosamente nel cantone della camera, la fece chinare premendole la faccia su quel legno gelido, mentre con l’altra mano le sollevava sgarbatamente la sottoveste:
‘Ora apri le gambe, così, spalancale bene puttana’. Lei dilatò le gambe, intanto che le sue mani cercarono il bordo del tavolino, poiché stringendolo con tutte le sue forze mentalmente esordì:
‘Che cosa ...
... ci faccio qui?’.
Quel pensiero sopraggiunse da solo come un bagliore come spesso accadeva, perché come ogni volta lei lottò accanitamente accapigliandosi per mandarlo via. La risposta era più infausta, penosa e sciagurata della domanda, perché proprio lì, in quel preciso istante rivide esattamente sua madre, che la sorreggeva fedelmente affiancandola all’interno di quell’abitazione parecchi anni addietro, tenuto conto che là dentro c’era un uomo che le aspettava. La mano avvizzita e sciupata di sua madre mollò la sua presa per acciuffare sbrigativamente un involto di numerose banconote, appresso si girò scomparendo bruscamente lasciandola in quel malinconico e tetro luogo:
‘Magari ritornerà a prendermi’ – pensava lei affannosamente in maniera convulsa e incontrollata, cercando faticosamente di farsi coraggio.
Lui l’agguantò per i fianchi e la penetrò sennonché da dietro: un’insperata e potente scossa elettrica l’attraversò radicalmente, sennonché lei si bloccò irrigidendosi velocemente per il male ricevuto: lui affondava in modo brutale, crudele e imperturbabile dentro di lei in modo dispotico e insensibile, sua madre non era più tornata, probabilmente era stata per malefatta sua, dato che non si ricordava minimamente d’aver combinato birbonate così tanto gravose e sgradite per farla arrabbiare in tal modo, ma certamente era colpa sua se era stata portata lì, sì, indubbiamente era così, visto che era stata cattiva e turbolenta, per il fatto che sua madre era stata ...