1. La mia vita con lei 14 – Resa dei conti finale


    Data: 22/01/2021, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... mia grande sorpresa zia Fiorella; lei e Gabriella si sono guardate a lungo e alla fine zia Fiorella le è andata davanti: “Gabriella, non potrai mai perdonarmi lo so e ….” “Vaffanculo e abbracciami, stronza” ha troncato la mia adorata tirandola a se; sono state abbracciate per almeno cinque minuti piangendo entrambe come due bambine, e quando si sono staccate mamma si è avvicinata per abbracciarle entrambe, una scena che sinceramente non avevo mai visto; alla fine la mia adorata l’ha presa per mano: “Andiamo dentro, Fiorella vieni” e tenendosi per mano sono entrate nel portone, seguite da mamma che teneva le mani sulle loro spalle, come una madrina alla cresima: “Ragazzi lasciamole sole per un po'” ho detto ai miei fratelli che stavano per entrare in casa “Facciamoci due passi qui fuori; ditemi un po’, perchè zio Antonio e Andrea non sono venuti?” “Hanno preferito che venisse solo zia, ma sono felicissimi anche loro, e Andrea non vede l’ora di farvi conoscere i suoi figli; meno contenti sono Francesco e zio Mario (il marito della defunta zia Donatella), ma quello è comprensibile direi” “Si Rodolfo, è comprensibile considerando le persone di cui parliamo; quanto ad Andrea e zio Antonio, sia chiaro sono contento soprattutto per Gabriella, ma non è che posso dimenticare tutto come se niente fosse; cazzo sono più di dieci anni che dura questa storia” “Si hai ragione Riccardo” ha risposto Roberto “Ma purtroppo non siamo tutti uguali e devi accettarlo anche tu questo” “Un punto ...
    ... per te fratellino” a cui è seguita una risata da parte di tutti e tre; abbiamo continuato a parlare fuori finchè non ho sentito la voce di Gabriella dalla finestra: “Amore, ragazzi salite dai è quasi pronto”; appena entrati, zia Fiorella mi è venuta incontro: “Avevi ragione tu Riccardo, sono stata una stronza e nient’altro ma credimi, ti voglio bene nipote mio” “E allora smetti di fare la stronza e abbraccia anche me” le ho risposto tirandola a me e stringendola forte; per cena Gabriella aveva preparato la pasta al forno e c’era un tagliere con prosciutto e salame e un altro con caciotta stagionata e provolone piccante; dopo la cena ci hanno raggiunto anche zio Antonio e mio cugino Andrea, con la moglie Luciana e le loro due bambine, Rossella e Brunella (e ti pareva la rima) che finalmente abbiamo conosciuto e che si sono rivelate due tesorine anche loro; quando verso mezzanotte se ne sono andati ho abbracciato forte Gabriella che era ancora visibilmente emozionata; mi ha guardato e mi ha detto: “Sai amore mio, l’unico rammarico è che non siamo riuscite a riunirci tutte e quattro; spero solo che Donatella, ovunque sia ora possa essere felice, se ci guarda” “Non lo possiamo sapere amore mio; a me basta vedere che sei felice te; però penso che se zia è andata dove sta nonna, ci penserà lei a convincerla, magari pure con le cattive”; Gabriella ha sorriso nonostante due lacrime che le scendevano sulle guance: “Dai amore mio, andiamocene a letto, ti ho fatto andare in bianco ...