La mia vita con lei 14 – Resa dei conti finale
Data: 22/01/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
Che stranezza, il numeratore dei capitoli insiste a dirmi che questo è il capitolo 14, quando l’ultimo che ho scritto era il 10; boh, misteri della fede.
Tiriamo avanti, eravamo rimasti al termine del weekend per festeggiare i 70 anni di mia madre; il weekend successivo, come pianificato, io e Gabriella siamo andati alla SPA in provincia di Siena per un fantastico weekend di cure e sesso sfrenato; approfittando di essere fra i pochi ospiti e di avere a disposizione interi settori solo per noi due per parecchio tempo, ne abbiamo approfittato per fare sesso anche al di fuori della nostra stanza; in particolare il sabato prima di pranzo siamo entrati nel bagno a vapore, con visibilità praticamente nulla per la nebbia che ricopriva l’intera saletta, quando ho visto che eravamo solo noi, e sentendo il suo corpo appiccicato al mio, non ho resistito alla tentazione di infilare la mano sotto al pezzo sopra del suo costume: “Mmmmmmmmmmmmm ma che fai sei matto?” “Si amore mio matto di te”, ho slacciato il pezzo sopra liberando le sue mammellone che ho cominciato a slinguazzare intorno ai capezzoli: “Mmmmmmmmmmm oooooohhhhhh ma che faiiiiii oooohhhhhh ci cacciano via”, ma nel frattempo mi aveva infilato la mano sotto il costume e iniziato a palparmi il cazzo che cominciava a tirarmi sempre di più: “Cazzo amore mio, se non mi lasci le tette ti monto sopra oddioooooooo” “Non hai capito che è quello che voglio?” “Ma se ci beccano?” “Dai facciamo piano su” e mi sono spostato in giù il ...
... costume; lei ha fatto lo stesso e siccome ero già duro mi è montata sopra: “Aaaaaaahhhhhhh aaaaaaaaaaahhhhhhhhh” “No così però” le ho detto mettendole la mano davanti alla bocca: “MMMMMMMMMMMMMHHHHH” mugolava la mia adorata mentre io, senza smettere di muovere il bacino, tendevo l’orecchio per sentire che non entrasse nessuno: “Ok sfogati un po'” e le ho tolto la mano dalla bocca: “Oooooooohhhhhh aaaaaaaaaahhhhhh cazzoooooooooo” “Basta così” gliel’ho ritappata, e ho ripreso a stantuffarla mentre lei mi si dimenava strusciando i suoi provoloni sul mio petto: “MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMHHHHHHHHHHHH …… vengooooooooohhhhhhh” è riuscita a urlare dopo avermi morso la mano: “Ti possino amore mio” “Scusa non resistevo proprioooooohhhh aaaaahhhhhhh” “Si ma così non si può, alzati” lei con lo sguardo un po’ contrariato mi ha obbedito e mi sono avvolto l’asciugamano sul ventre: “Ahahahahah amore mio si vede benissimo che ce l’hai dritto” “Si ma voglio solo dare un’occhiata al corridoio” mi sono affacciato dalla porta del bagno turco ed ho visto che il corridoio era deserto da ambo i lati e sono tornato da lei: “Mettiamoci dietro alla fontana, il rumore dell’acqua ci copre meglio e da li vediamo se arriva qualcuno”; l’ho fatta mettere a novanta gradi dietro la fontana e l’ho impalata a pecorina: “Oooooooooaaaaaahhhhhhhh cazzzooooooo come godooooo”; l’ho chiavata a perdifiato per dieci minuti almeno, facendola venire altre due volte, e alla fine le ho innaffiato la figona con una sborrata ...