Big Bang inverso
Data: 04/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: TEMPO FREE NOW, Fonte: EroticiRacconti
... la testa mentre le offrivo il passaggio. Però quello sguardo, quel sorriso, il pensare al suo sforzo fisico mentre lavorava coi pesi, mi hanno messo addosso una euforia improvvisa, una particolare eccitazione. L'ultima cosa che vorrei avere adesso è una erezione... mio malgrado però, sono costretto a farci i conti, perché i pantaloni della tuta che indosso, non riescono più a nascondere il cazzo, ormai duro all'inverosimile.
E Claudia, accanto a me, colse fulminea il dettaglio.
Stavo accostando davanti al numero 99, ma lei fece un cenno: andiamo più avanti, disse.
Fuori era buio. Neanche il tempo di fermare l'auto e la mano destra di Claudia mi abbassa il pantalone della tuta, dimostrando tutto il mio desiderio.
Dopo un attimo, la sua lingua stava già massaggiando con cura la mia cappella. Ero duro a tal punto che già sentivo di dover esplodere, ma Claudia si dimostrò quasi ingenua con le sue carezze morbide. Lente. Un po' mi leccava, un po' provava a succhiare, un po' accennava una sega con movimenti decisi... Alternando i movimenti, senza nessuna fretta. Dava la sensazione di non essere coinvolta più di tanto. Nessun apparente piacere se non quello di stuzzicarmi, manifestando piuttosto la curiosità di andare oltre quello scenario, come se il tutto, fosse la banale continuazione di un ordinario allenamento in palestra.
- Uhm, hai sapore di menta...
I suoi occhi in quel frangente, erano languidi e ingenui ma allo stesso tempo, carichi di una animalesca ...
... fame erotica. Riprese a farmi una sega, accarezzandomi con tutte e due la mani.
- Si, ho appena fatto la doccia... dissi ormai al limite del piacere.
Nonostante la mia banale considerazione non rendesse giustizia all'eccitazione del momento, non ce la facevo davvero più ad andare oltre e... accadde!!!
In un attimo, diversi spruzzi bagnarono tutto. A più riprese. Senza alcun controllo.
Claudia forse non se lo aspettava, capì in ritardo... non fece in tempo a prepararsi.
Le sue mani, leggins, maglia... nulla era stato risparmiato dal mio getto.
Riuscii soltanto a sussurrare: non ho resistito.
Claudia con un sorriso accennato, aggiunse semplicemente: torno a casa.
Andò via, lasciandomi insieme alla mia vergogna.
Per tutto il fine settimana, non riuscii a pensare ad altro. Mi sentivo mentalmente incapace di metabolizzare quanto accaduto. Poi, la voglia di rivedere Claudia, tornò improvvisa. Violenta, anche.
Lunedì ero di nuovo in palestra. L'ho cercata, guardando tutti gli angoli centimetro per centimetro. Ma Claudia non mi aspettava affatto. Mi sono allenato senza convinzione, con la testa da tutt'altra parte. Apatico, distratto, molliccio. Con lo spirito assente.
Per la delusione, decido di andar via senza nemmeno passare dalla doccia.
Appena fuori, proprio davanti l'ingresso c'è lei. La guardo. Mi sorride. Mi trasporta in un'altra dimensione. Inimmaginabile fino ad un attimo prima.
Senza dire una parola, andiamo verso la Jeep. Non riesco ...