1. " intime rivelazioni di una moglie "


    Data: 20/01/2021, Categorie: Tradimenti Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... letto ed ora siamo un trio affiatato; chissà con te...."
    
    Non risposi, ma quel suo parlare mi spinse a carezzargli il cazzo e intrufolai la mano per palpargli i testicoli.
    
    "Davvero vuoi provarlo dietro?" aveva intuito le mie intenzioni.
    
    Senza parlare, mi misi in ginocchio sul letto, mi tirai sotto la pancia due cuscini e gli passai il gel dal comodino.
    
    In un attimo fu dietro di me, con la testa tra le mie natiche.
    
    Cominciò a leccare dal basso verso l'alto e poi ridiscendeva verso la mia figa.
    
    Il passare della lingua nel solco delle natiche cominciò a produrre i suoi effetti: ogni volta che lambiva il profumato forellino, partivano inizialmente brividi, che man a mano diventavano scariche elettriche.
    
    Ebbi pure un attimo di paura pensando a quel cazzo "extra large" che doveva farsi largo nel mio stretto sfintere; ma lo volevo e, forse, ero là, soprattutto per quel motivo.
    
    Allungai una mano per rendermi conto delle condizioni del suo cazzo. Era sorprendente: aveva sborrato due volte, quasi di seguito, ed era in tiro esattamente come all'inizio di quel pomeriggio.
    
    Ero umida della sua saliva, saggiò la zona con il medio che entrò facilmente nell'ano. Provò con due dita, ma sentii dolore, per cui lo respinsi.
    
    Mi diede un amorevole bacio sul buco del culo e prese il contenitore del gel.
    
    Fece scendere una buona dose direttamente nell'incavo fra i glutei ed essa lentamente scivolò giù verso il buchino. Trasalii per il freddo della crema e percepii, ...
    ... con un attimo di ritardo, le due dita unite che Roberto era riuscito a far entrare in me.
    
    Sentivo più fastidio che dolore, ma quando le ritrasse compresi che mi dovevo preparare al sacrificio.
    
    Difatti si pose dietro di me e sentii la cappella puntare l'orifizio.
    
    Feci un profondo respiro e spostai il culo verso il pube dell'uomo e, mentre lui mi diceva di spingere, mi ritrovai con una buona metà di quel piolo dentro le mie viscere.
    
    Credo di aver urlato. Il dolore era davvero forte. Si era fermato, ma avrei voluto che uscisse velocemente da me.
    
    Roberto mi carezzava e fermo, immobile, aspettò che mi abituassi a quel grosso corpo estraneo.
    
    Ci vollero un paio di minuti; poi un calore mi pervase la pancia; il dolore stava scomparendo e solo quando mi sentii pronta, diedi una rinculata e tutto scivolò nella mia pancia.
    
    Ancora immobile, il mio inculatore aspettava che fossi io a dare il via.
    
    Era bello sentirselo dentro; ero allargata e quasi lo avevo inguainato.
    
    Mi allontanai un tantino da lui e così iniziò la cavalcata.
    
    Altro che dolore: avevo la percezione che ogni spinta si trasmettesse dalla pancia fino al cervello. Roberto continuò imperterrito, tenendomi per i fianchi, e, quando girai la testa per guardarlo negli occhi, raccolse un rivolo di saliva che mi stava colando dalla bocca.
    
    La leccò e poi mi portò il suo dito in bocca per farselo succhiare. Non credevo di essere così troia; mi sarebbe piaciuto sentirmelo dire, ma, anche se lo pensava, non ...