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" intime rivelazioni di una moglie "
Data: 20/01/2021, Categorie: Tradimenti Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... settimo cielo la femmina che ha sotto"; Rosa pronunciò quella frase forse con un po' di rammarico e subito mi si strinse addosso. Pur riconoscendo che con loro due ero stato sufficientemente appagante, ebbi comunque qualche perplessità sul confronto che tutte e tre potevano operare con l'altro maschio. E fu così che, spinto dal magone che mi attorcigliava lo stomaco, mi avvicinai alla parete della cameretta per cercare di carpire qualunque rumore o suono potesse giungere alle mie orecchie. Eliana mi raggiunse e, tiratomi via da lì, ribadì: "Bisogna aspettare e vedrai che al nostro magnifico stallone, sia io che Rosa restituiremo una parte del piacere che ci hai donato". Ci risedemmo tutti e tre sul lettino e continuammo a baciarci e carezzarci. "Dai, sgombra la mente da tutti i tuoi pensieri; mi hai fatto godere come non succedeva da molti anni e credo che anche Eliana non ha nulla da rimproverarti" fu Rosa che, carezzando il mio basso ventre, stava ridando nuovo vigore alla mia erezione. Eliana, credendo che volessimo continuare da soli, si alzò e stava per uscire, ma la trattenni per un braccio e la feci tornare accanto a noi. Ora erano in due a stringermi e ad accarezzarmi e, mentre stavamo costruendo questo plastico quadretto, si aprì la porta e comparve Roberto, in tutta la sua superba nudità. Ebbe un attimo di esitazione perché stupito nel vedere le "sue" donne nude e a me avvinghiate. "Vedo che non vi siete annoiate, brave!" esclamò ...
... rivolto a Rosa e ad Eliana, mentre il suo cazzo, per effetto della scena carpita, balzò in un attimo sugli attenti. Rosso in viso, per l'evidente turbamento, aggiunse: "Venite di là; Nicoletta ci aspetta. Suggerii a Rosa di tenere le cosce ben strette, affinché non lasciasse fuoruscire dalla vagina lo sperma che le avevo inoculato e così, sculettando e sottobraccio ad Eliana, riuscì ad arrivare in camera da letto. Mia moglie era in uno stato di totale ed assoluta beatitudine: gli occhi socchiusi, con il rimmel che stava colando sul viso ed il respiro leggermente affannato, che sollevava ritmicamente il seno; era stesa supina con un cuscino sotto il culo e le gambe leggermente divaricate. Roberto si stava distendendo vicino a lei; era di nuovo eccitato, il cazzo lungo quanto il mio, ma grosso quasi il doppio, pieno di vene scure che lo percorrevano dal glande alle palle e la cappella completamente esposta, quasi un grosso fragolone, ma di un colore rosso violaceo, e la sacca dei testicoli grossa e grinzosa, doveva per forza contenere due superbe nocciole. Noi tre restammo per un attimo fermi a guardarli, poi, appena Nicoletta aprì gli occhi, mi ci sedetti al fianco e cominciai a carezzarla. Aveva la pelle del seno piuttosto rugosa, segno della presenza di sperma ormai secco e, quando cominciai a baciarla, aprì la bocca e sentii il sapore della secrezione emessa da Roberto. Quante volte aveva sborrato quell'uomo?! "Quanta te ne ha data?" le sussurrai in un ...