Vita da trav. - matteo diventa lucilla - 1
Data: 20/01/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69
... portato via, me lo sta restituendo. Quando arriva mia madre fa tutto il gentile e si offre di aiutarla ad apparecchiare la tavola, cosa che di solito faccio io prima che lei arrivi, ma oggi con tutto il da fare che ho avuto proprio con Pasquale, non l’ho fatto. Ci mettiamo a tavola e sono così rincitrullito da temere che si possa vedere il perizoma sotto i pantaloni.
Durante il pranzo lui parla, parla e mia madre gli risponde con piacere, a diciannove anni fa il galante con lei che di anni ne ha trentotto, riesce anche a farsi raccontare che è da anni separata e che l’unico uomo che c’è nella sua vita sono io.
Finito di mangiare siamo andati nella mia camera e lì mi ha detto che gli piacevano i piedi con le ciabatte di mia madre e, quando lei torna al lavoro e siamo rimasti soli, mi manda in bagno a prendere le ciabatte.
Le prende in mano, comincia a leccare dove si poggia il piede, tira fuori il cazzo e a me dice di spogliarmi e stare in perizoma.
Mentre lui lecca una ciabatta io lo masturbo e tra una leccata e l’altra pronuncia sconcezze su mia madre che senza marito ha voglia di cazzo, che è vacca, ha piedi da troia. Sentendo quelle parole e segando quel cazzone vado in estasi. Poi, sapendosi sul punto di sborrare, prende l'altra ciabatta e, mettendo la sua mano sulla mia che gli sta facendo una sega, fa in modo che lo sborro, che esce a schizzi, ci cade sopra.
Quando ha finito esce dalla stanza e va a fumare una sigaretta. Io intanto vado in bagno a ...
... prendere della carta igienica per pulire le ciabatte. Come rientra mi trova a pulire e mi dice che vuole portarsele via.
Lo imploro come meglio non saprei fare, mi impegno a fare tutto quello che vuole, se lascia le ciabatte di mia madre, che non saprei cosa dirle quando torna e non le trova. Ma lui ridendo mi dice che sono cazzi miei, che gli ho rotto le palle e se ne va.
In preda al panico perchè non so cosa dire a mia madre, mi rimetto pantaloni e maglietta e vado a cercarlo. Lo trovo in un campetto da calcio vicino casa mia, gli dico per favore di ridarmele, mi dice che sono nella sua macchina e che se le rivoglio gli devo fare un bocchino. Mi viene la sudarsela, non so cosa fare, ma poi gli dico di sì, ma che non l’ho mai fatto e non so se mi piace. E lui ridendo mi dice che se non mi piace vuol dire che mia madre andrà in giro scalza.
Torniamo a casa, mi chiede di spogliarmi e di rimettermi un perizoma. Mentre mi calo i pantaloni gli dico che prima, per la fretta di andare a cercarlo non mi ero cambiato e che il perizoma ce l’ho ancora indossavo. Si mette a ridere e mi da due sculacciate al culo, dicendomi che d’ora in poi devo mettere sempre il perizzoma quando esco con lui. Poi mi dice di darmi da fare, si cala i pantaloni e si siede sul divano.
Mi avvicino, mi inginocchio, inizio a toccarlo con la mano, a scappellarlo per farlo diventare duro. Lui allora mi suggerisce di iniziare a leccare la cappella. Lo faccio, lo lecco piano, piano, gli circondo la cappella ...