1. Pianeta Utopia


    Data: 17/01/2021, Categorie: Sentimentali Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    ... racconto, poi mi dici- c’era di meglio da fare quella mattina se non ascoltare la voce di lei raccontare del suo recente viaggio sulla Terra?
    
    Così lei iniziò a raccontare come avesse incontrato tante persone strane su quel pianeta. Raccontò che vi era ancora la barbara usanza di usare il denaro, da loro abolito da millenni. Che alcune persone, non avendo denaro, morivano di fame. Lui inorridì. Quanto erano barbari i terrestri! Ah, poi mangiavano cadaveri. Cadaveri? Ma si, la carne. Zechar ebbe un moto di disgusto.
    
    Inoltre, si muovevano ancora su automobili, pratica anch’essa scomparsa ormai da moltissimo tempo. Non ultimo, invece dei loro cervelli, usavano i computer.
    
    Questa si era bella! Con tutte le potenzialità dei loro cervelli gli umani perdevano tempo a costruire computer. Che cosa assurda! Sul loro pianeta i cervelli trasmettevano informazioni ad altri. Le lingue, per esempio. Bastava appoggiare la fronte su quella di un altro e immediatamente si acquisiva la capacità di parlare ogni lingua. In realtà sul loro pianeta ce n’era solo una, ma avevano imparato e diffuso quelle dei pianeti su cui erano stati. Migliaia di lingue diverse.
    
    Solo sulla Terra però se ne parlavano tante, e tutte insieme. Decisamente erano i meno evoluti degli abitanti dell’Universo!
    
    Ma la cosa più strana le era accaduta a Parigi. Era ospite nella casa di un noto professionista, come si diceva sulla Terra. Da cosa aveva capito erano persone con conoscenze particolari, più evolute, ...
    ... in qualche campo specifico. Per quanto ne aveva capito lei, ne sapeva quanto un loro bambino che avesse iniziato da poco la scuola di telepatia. Però tutti lo rispettavano e lo stimavano.
    
    Comunque, quest’uomo era sposato. La moglie, che incantevole donna! Capelli castani alle spalle, un viso dolce e un corpo sinuoso, una voce che era una melodia. Eppure, tra quei due le cose non sembravano andare bene. Lei lo percepiva, anche se tacevano.
    
    Le donne sulla Terra avevano dei curiosi sacchi, che chiamavano borse. Sempre piene, pesanti. Piene di cosa? Boh, lei non lo aveva capito. Le sembravano inutili fardelli, ma le terrestri ci tenevano molto. Non bastava mica una, e no! Ne avevano molte. Beh, non tutte. Ci voleva il denaro per averle, e non tutti ne possedevano. Alcuni, come aveva detto, non possedevano nemmeno il denaro per il cibo, figuriamoci per le borse.
    
    La moglie del professionista, però, non sembrava avere problemi di denaro. Tant’è che non solo possedeva più borse, le riempiva anche con molti oggetti diversi.
    
    Un esempio? Le chiavi di casa. Mila sorrise all’espressione perplessa di Zechar. Casa? Chiavi? Eh, sì mio caro. Gli umani abitano case che dicono di possedere e che chiudono a tutti gli altri. Case per avere le quali occorrono soldi, come ormai si era capito. Niente soldi? Niente casa. Zechar sollevò un sopracciglio, sempre più stupito. Dopo miliardi di anni si sarebbe aspettato maggiore evoluzione sulla Terra, invece…
    
    Ma ora veniamo a questo oggetto. ...