1. Calore partenopeo - ii


    Data: 15/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Doctor_S, Fonte: Annunci69

    ... suo flusso di umori aumentò.
    
    Martin si era staccato da lei per prendere il cellulare e aveva iniziato a filmarci. Trovai la cosa interessante, così gli diedi del materiale valido: con il pollice stuzzicavo il clitoride di Adele, mentre con la lingua la penetravo leccandole ogni anfratto. Le piaceva decisamente a giudicare dal ritmo affannato del suo respiro. Di tanto in tanto apriva leggermente gli occhi ed io ero lì a fissarli, ed era palese che la cosa l’eccitasse mentre mi passava la mano tra i capelli. L’assaporavo, la facevo mia, la gustavo e le regalavo brividi. La percorrevo dal basso verso l’alto, mi insinuavo in lei e, a ritmo sempre più incalzante, leccavo il suo tutt’altro che timido clitoride.
    
    Quando il climax si avvicinò al suo apice, lei aprì gli occhi ed io presi a penetrarla ritmicamente con due dita e iniziando a stimolarla sincronizzandomi agli schiocchi della lingua. Adele inarcò la schiena e mi strinse la testa tra le gambe, così accelerai fin quanto mi era possibile, senza frenare la lingua. Dentro e fuori, su e giù, in una tempesta di sensazioni ad intensità crescente. Avvertì il suo corpo irrigidirsi sotto le mie attenzioni ed iniziò ad ansimare più affannosamente. Era prossima a venirmi tra le dita, intuì.
    
    Ci volle qualche istante ed improvvisamente strinse con più forza la mia testa tra le sue gambe, spingendomela vigorosamente sul suo clitoride con le mani. Non mi fermai fino a quando un tremore diffuso l’assalì mentre emetteva un gemito ...
    ... acuto accompagnato da varie esternazioni in slovacco. Dopo poco esplose in un urlo sommesso e tremò incontrollatamente per un tempo che mi sembrò decisamente lungo. Era stato non troppo veloce e abbastanza faticoso, ma soddisfacente. Brava la mia piccola Adele.
    
    Quando i tremori ebbero fine, lei allentò la presa così mi scostai e mi asciugai la faccia con una mano. Aveva gli occhi chiusi e Martin le era accanto tenendole la mano.
    
    Così, quasi inerme, non era in grado di opporsi a nulla e colsi l’opportunità: mi alzai, infilai il preservativo, e le allargai le gambe. Martin mi guardò, quasi incredulo del fatto che non le avessi lasciato un attimo per riprendere fiato. Non mi fermò.
    
    Continuando a guardare Martin, mi inumidii le dita e me le passai lungo tutto cazzo, puntai le ginocchia sul materasso e la penetrai. Era particolarmente stretta. Di nuovo Adele inarcò la schiena e spalancò la bocca per prendere aria. Così affondai un colpo. Lei alzò la testa e mi guardo con gli occhi spalancati. Mi ritrassi ed affondai un altro colpo. Abbandonò la testa sul letto ed io affondai ancora. Un gemito. Ancora a fondo, con decisione. Un altro gemito. Ancora un colpo, un altro, un altro ancora. Un po’ alla volta presi il mio ritmo costante, affondando colpi in maniera sinuosa e profonda, uno dopo l’altro.
    
    Lei gemeva sempre più forte. Non volevo destare l’interesse di tutto il palazzo così dissi a Martin:
    
    . Lui annuì e seguì le mie indicazioni. Si mise in ginocchio sul letto di ...