1. Calore partenopeo - ii


    Data: 15/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Doctor_S, Fonte: Annunci69

    Martin fece capolino dalle scale, facendomi segno di salire. Mi condusse al buio in questo appartamento al primo piano, facendosi luce con la torcia del cellulare. Su un lungo corridoio si affacciavano le varie porte – quattro o cinque camere – e il piccolo banco della reception, mentre in fondo si intravedeva la piccola cucina col tavolo per le colazioni. L’ultima porta sulla sinistra era socchiusa e lasciava trapelare un sottile fascio di luce che mi permetteva di orientarmi nella quasi totale oscurità.
    
    Aspettai che lui mi aprisse la porta e lo seguii all’interno. La camera era piuttosto piccola, simile a molte altre che avevo già visto, ma nel complesso curata: sulla destra, giusto accanto alla porta d’ingresso, trovava posto il piccolo bagno con doccia. Al lavandino c’era Adele intenta a togliersi gli orecchini davanti allo specchio illuminato.
    
    Due passi oltre, la camera si allargava e vi trovava posto un matrimoniale, molto basic, la cui testiera in legno chiaro poggiava su una parete bianca decorata con un colorato motivo astratto. Sul comodino la lampada accesa diffondeva una soffusa luce calda.
    
    Sulla parete opposta alla porta d’ingresso si apriva un ampio balcone con i classici infissi di legno che caratterizzano tutti gli edifici del centro di Napoli. In mente mi tornarono le poche battute scambiate nel pomeriggio a riguardo e compresi subito che l’incapacità di insonorizzare era semplicemente dettata dall’età del legno.
    
    dissi a Martin indicandogli il ...
    ... balcone.
    
    mi fece indicandomi una sedia libera ai piedi del letto
    
    .
    
    Io avevo quasi rimosso il motivo originale per cui mi trovavo lì, così gli risposi con un semplice
    
    .
    
    Di lì a poco Adele uscì dal bagno e Martin prese il suo posto, chiudendosi la porta alle spalle.
    
    Non ero imbarazzato, già altre volte mi era capitato di avere a che fare con coppie, ma stavolta era tutto improvvisato e non sapevo fin dove avessi potuto spingermi. Così decisi di farmi trasportare dagli eventi e di agire con leggerezza. Nel frattempo Adele mi superò sorridendomi e chiuse i battenti del balcone, oscurando i vetri con il pesante tendaggio.
    
    disse.
    
    .
    
    ed accompagnò le ultime parole avvicinandosi di un passo, mentre mi guardava come se attendesse qualcosa da me.
    
    Con calma mi tolsi le scarpe senza staccare lo sguardo da lei e mi alzai per sfilare i pantaloni.
    
    Lei mi precedette, si inginocchiò davanti a me, sciolse il nodo della cintura intrecciata e me li abbassò insieme agli slip, mettendo in mostra la mia già evidente erezione pulsante.
    
    Si avvicinò e, senza staccare i suoi occhi dai miei, prese a leccarmelo dalla base tenendosi con le mani alle mie gambe. Lentamente. Affamata, ma desiderosa di assaporarlo a dovere, lo percorse fino alla punta, dove prese a giocarci bloccandolo tra le labbra e picchiettando ritmicamente con la lingua sul prepuzio.
    
    Mi parve tutto surreale. Ero lì, nel bel mezzo di una situazione abbastanza paradossale, ad un metro dal fidanzato di una ...
«1234...»