La gatta sotto il tavolo che scotta (pt 2/3) da “il diario di anna”
Data: 14/01/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: icecool, Fonte: Annunci69
Arrivai in camera ed andai in bagno.
Appoggiai le mani sul lavandino, alzai gli occhi e mi guardai allo specchio: il trucco attorno agli occhi era ancora a posto, l’ombretto viola che avevo utilizzato per far risaltare il verde dei mio occhi era perfetto, gli zigomi e le guance erano come quando ero uscita dalla camera.
I capelli erano un po’ da sistemare …. ma guardando meglio nel profondo degli occhi c’era qualcos’altro da sistemare, da riordinare, da metabolizzare …. non avevo mai fatto una cosa del genere, non ero mai stata così, come dire, sfrontata sessualmente.
In altre occasioni mi ero lasciata andare e nei giochi di coppia, avevo giocato con i maschi presenti, con Luca ed il maschio di turno, ma non in modo così diretto, violento ed immediato come fatto prima …. pronti e via e si ero attaccata ai membri presenti come se fossero anni che non vedevo un pene …. forse avevo esagerato, forse avevo mostrato un aspetto del mio carattere che non mi rappresentava, sesso sì, anche con più maschi ma sempre nell’alveo di un erotismo raffinato e di classe e non solo un mero esercizio fisico …. ero un po’ disorientata e titubante per il proseguo del pomeriggio. Gli avevo ordinato di venire di sopra ma ora non ero più convinta di quell’invito …. avevo bisogno di Luca, di parlare con lui, di sapere cosa ne pensava di quanto successo prima …. volevo essere rincuorata di non aver superato i limiti …. uscii dal bagno, attraversai la camera e raggiunsi le scale che portavano ...
... al piano inferiore quando li vidi uscire dal salotto e venire verso le scale …. troppo tardi …. o li fermavo subito o dovevo andare fino in fondo …. istintivamente mi ritrassi come una ladra in casa d’altri e ritornai sui miei passi.
Mi distesi sul letto ed aspettai.
La camera era in penombra, una lama di luce, proveniente dal balcone socchiuso, tagliava in due il letto ed il mio corpo disteso come le mie inquietudini dividevano in due il mio spirito, luce o buio, verità o falsità, bianco o nero, fare o non fare, godere o ritrarsi.
Sopraffatta da questi pensieri, sentii aprirsi la porta della camera, lo percepii dal movimento dell’aria e i tre uomini entrarono.
Li percepivo fermi nella stanza, nessun rumore, solo un lievissimo respiro, sentii che mi stavano guardando, sentivo i loro occhi sul mio corpo, avevo gli occhi chiusi ma questa sensazione era fortissima.
Qualcuno si mosse perché un alito d’aria lambì la mia gamba e si diresse verso il mio viso, si avvicino al mio orecchio e mi disse “siamo qui per te, ti chiediamo scusa e vorremmo farti godere come mai prima nella tua vita” era la voce di Luca ed aggiunse “siamo stati sorpresi ed ammirati della tua intraprendenza prima, sia stata fantastica, lo pensiamo tutti”.
Parole di miele per me in quel momento, una carezza all’anima che sciolse tutti i miei dubbi e rilassò sia la mente che il corpo.
Erano lì per me ed io adesso li volevo, volevo tutto il piacere che mi potevano dare.
Sorrisi senza aprire ...