1. Il figlio di rosa - cap. 1


    Data: 10/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: klo2000, Fonte: Annunci69

    A tredici anni, Rosa, la bella figlia di Giovanni Perticon, contadino di un piccolo paese del Trentino, mentre tornava a casa dopo aver fatto il fieno per le vacche, era stata violentata da Marsilio, un ricco possidente della zona…L’uomo l’aveva aspettata nascosto dietro un gruppo di abeti, lungo il sentiero che la fanciulla percorreva ogni sera…era sbucato fuori all’improvviso, non le aveva dato neanche il tempo di gridare…le aveva tappato la bocca con una della sue manone, poi l’aveva sbattuta sull’erba e con l’altra mano aveva frugato sotto l’ampia gonna della ragazza, aveva strappato via le mutandine di tela grezza e aveva scoperto la tenera vulva appena contornata dai primi peli biondi…nonostante la giovanetta si dibattesse con tutte le sue forze, era riuscito a tirar fuori il suo grosso membro rigido e lo aveva piantato senza tanti complimenti nella profondità della tenerissima carne, lacerando violentemente il delicato imene che ne proteggeva verginalmente l’ingresso…
    
    Naturalmente, quando Rosa confessò di essere stata violentata, la cosa non fu presa tanto bene da suo padre, che in un primo momento aveva afferrato un forcone deciso ad ammazzare Marsilio che gli aveva rovinato la figlia e disonorato la casa…ma poi, trattenuto dai due figli più grandi e dalla moglie, aveva scelto un’altra soluzione: si sarebbe fatto risarcire con una bella somma di denaro da Marsilio e avrebbe fatto sparire la figlia, mandandola, su consiglio del Parroco, don Bastiano Bernini, a ...
    ... vivere lontano, in un’altra vallata, presso un’anziana parente del Prevosto che avrebbe accolto la ragazza e messo a tacere la cosa…
    
    La signorina Maristella, che viveva sola, aveva volentieri aperto la porta della sua casa all’infelice Rosa e l’aveva accolta come una figlia (forse memore del fatto che anche lei da ragazza…beh, ma questa è un’altra storia)…
    
    La ragazza aveva trovato nella gentile vecchina una seconda mamma che la trattava bene, la proteggeva da sguardi indiscreti e la teneva lontana dalle malignità della gente…dal canto suo Rosa si dava da fare in casa facendo ogni sorta di servizi, almeno fino a quando le sue condizioni glielo avrebbero permesso…
    
    E fu così che il 23 aprile 1864 nacque alle disgrazie del mondo Attilio Perticon, figlio di Rosa Perticon e di n.n., tenuto a battesimo dalla signorina Maristella Arrigon (di anni 72) e dal sagrestano della parrocchia del paese.
    
    Rosa voleva dare a suo figlio, per quanto possibile, una vita normale e in questo fu molto aiutata dalla signorina Maristella e dal Parroco, don Luigi Marin, che fece in modo che tutta la comunità accogliesse il bambino con il dovuto affetto e non fosse additato come figlio della colpa, dato che in sua madre colpa non vi era…
    
    Rosa si dava da fare per mantenere il suo piccolo, lavorando sia in casa della sua ospite, sia presso varie famiglie del paese con i più umili servizi…
    
    Attilio cresceva forte e bello, giocando con i bambini del paese, e tutto sembrava procedere nel migliore ...
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