Una ordinaria giornata da domestico di una MILF - Parte 1
Data: 08/01/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Ottobre Rosso 66, Fonte: EroticiRacconti
Il campanello suona all'improvviso. Salto in aria. Mi sono assopito un attimo sul tavolo della cucina che con Rosmary, la cuoca governate filippina, ho appena finito di pulire e rassettare di prima mattina. Guardo l'orologio sulla parete. Segna le nove. Esclamo allarmato: “La signora!...”. Il panico mi assale. Se dovesse suonare una seconda volta, saranno cazzi amari per me. Corro alla macchinetta del caffè. L'accendo, metto una cialda, posiziono la tazzina, preparo il vassoietto con il piattino, la zuccheriera e un bicchiere d'acqua. La spia della macchinetta si accende di verde, è pronta. Pigio il tasto. Il caffè scende cremoso e profumato. Posiziono la tazzina piena nel piattino sul vassoietto e vado veloce.
Salgo le scale che conducono alla zona notte della villa. Sono davanti ad una delle porte. Busso con discrezione. Aspetto. Non risponde nessuno. Faccio passare qualche altro secondo e ribusso. Dopo un po' una voce femminile mi risponde: “Avanti...entra!”. Apro la porta. La stanza è in penombra. Saluto: “Buongiorno signora...ben svegliata...”
Sul letto matrimoniale, al centro, è distesa una donna dai lunghi capelli biondi in babydoll di raso rosso. Distesa su un fianco, mi da il culo. Un bellissimo culo. Bellissime cosce. Piedi curatissimi. E' in leggero sovrappeso, non più giovanissima, ma ancora una gran bella donna. Al mio saluto gira lentamente la testa e con la voce ancora impastata di sonno esclama: “Buongiorno un cazzo!!...grandissima testa di minchia, ma ...
... che cazzo bussi che mi trapani il cervello a quest'ora del mattino?...ben svegliata sto paio di palle...coglione!”
Ecco, il buongiorno di ogni mattina. Io con aria deferente: “Chiedo perdono Signora...non era mia intenzione disturbarla...ma...ma...siccome ieri mattina mi ha rimproverato perchè sono entrato senza bussare...e allora, ecco...ho pensato che...”
Lei: “...hai pensato...tu ora pensi?...io ti ho preso per servirmi, no per pensare...se avessi avuto bisogno di uno che pensa a quest'ora mi sarei presa un filosofo e non un domestico del cazzo che deve solo ubbidire...grandissima testa di minchia!...e poi (girandosi totalmente con tutto il corpo) cosa mi stai rinfacciando, eh!?...cosa?”
Io: “No niente...non mi permetterei mai Signora...le chiedo perdono anzi...”
Lei: “Eh no!...Non mi prendere per il culo, tu stai osando rinfacciare a me di essere incoerente...non ti permettere sai!!...io posso dirti e farti tutto quello che voglio...e poi il suo contrario...e tu devi stare muto!...devi dire solo, si Signora! chiaro!? Altrimenti, insolente come sei, ti sbatto fuori e te ne torni al tuo paesello del cazzo con le pecore...sono stata abbastanza chiara no?...”
Io: “Si signora...chiarissima...ribadisco la mia richiesta di perdono...ma io...io...non mi sognerei nemmeno lontanamente di mancarle di rispetto o di disubbidire ai suoi ordini...non dimentico certo che mi ha preso in casa al suo servizio personale, togliendomi dalla strada...non finirò mai di ringraziarla ...