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Silvia e suo padre
Data: 07/01/2021, Categorie: Incesti Autore: geronimo12@libero.it, Fonte: EroticiRacconti
... Si baciarono appassionatamente, le due lingue si cercavano e giocavano in un modo fantastico. Nel frattempo la mano di lui riprese il lavoro che aveva interrotto prima in mezzo alle gambe, mentre l'altra tormentava i capezzoli duri; il paparino si staccò un attimo, come per prendere fiato, e poi si gettò avidamente sui capezzoli, mordendoli, leccan le mutandine, si levò la sua protesta: "continua, ti prego"; il volenteroso padre riprese il lavoro, scendendo verso la pancia, l'ombelico ed infine verso la figa rasata. Dopo un breve lavoro di lingua introdusse un dito nella vagina della figlia, che per tutta risposta inarcò la schiena per sentirlo più in fondo, e il suo vecchio, con una lieve punta di sadismo, tolse il dito e ricominciò a leccarle i capezzoli; di nuovo ripercorse la stessa strada di prima e riprese a leccarle il clitoride, facendola venire dopo poco tempo. La ragazza, ripresasi dall'orgasmo, si rese conto che il padre era ancora del tutto vestito e incominciò a spogliarlo, dapprima gli tolse la maglietta, i pantaloni della tuta e infine le mutande; fatto ciò, si ritrovò di fronte ad un cazzo di notevoli dimensioni, che prese a leccare con molta perizia, con una lentezza esasperante, cercando di trovare i punti che potessero fargli perdere il controllo. Lui le posò una mano sulla testa, ma il ritmo ...
... del pompino lo decideva lei e quando si accorse che il padre stava per venire, interruppe il suo lavoro di bocca, si sdraiò e allargandosi le grandi labbra con l'indice e con il medio gli disse una sola parola: "dai!"; il padre non se lo fece ripetere due volte, appoggiò la cappella alla figa della figlia e con un solo colpo di reni affondò dentro di lei emettendo un grugnito di un animale ferito. Andava molto lentamente, e mentre spingeva il suo cazzo sempre più in fondo, prese a insultarla "sei una cagna schifosa, ti sfondo troia", e stranamente questi insulti non fecero altro che eccitarla ancora di più. Silvia si accorse di aver sbagliato a pensare che il padre stesse per venire, infatti continuava a scoparla con sempre più forza e non dava segni di cedimento, finché, di colpo non estrasse il cazzo dalla figa e glielo mise davanti alla faccia; non ci fu bisogno di dire niente, infatti lei lo prese in bocca e dopo poco " siiii..amore...sborroooooo..." si trovo' a ingoiare un fiume di sperma che bevve senza lasciar cadere neanche una goccia. Dopo aver pulito il cazzo con la lingua, e dopo un ultimo bacio appassionato in cui si scambiarono i rispettivi sapori, Silvia raccolse i suoi vestiti sparsi per tutta il salotto e si diresse verso il bagno, si fece una doccia, dopo di che andò a dormire e fu uno dei sogni più belli della sua vita.