Uscire di nascosto dal letto di uno sconosciuto
Data: 07/01/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Greta in cerca di un paparino, Fonte: EroticiRacconti
... Toglie le sue dita dalla mia figa e sento che si abbassa i boxer. Con un piede mi obbliga ad allargare le gambe per essere più comodo. Sento una punta calda spingere sull’entrata della mia vagina per poi strusciare e bagnarsi dei miei umori. Quando scivola dentro di me, il tempo sembra fermarsi. La sua mano preme sulle mie labbra e soffoca un mugolio di piacere. Sento il suo cazzo aprirmi in due e farsi largo nelle mie membra. Se quello di suo figlio era come il suo, non mi ricordo una gran bella scopata, ma ho l’occasione di rifarmi.
Ogni affondo mi spinge contro la porta e fa aderire sempre di più il suo corpo contro il mio. Mi sbatte con forza e la cosa mi sta piacendo più del dovuto. Non c’è grazia, gentilezza o amore nel modo in cui mi sta scopando. Sembra più un animale intento a sfogare le sue pulsioni e lo sta facendo su di me. Mi sta impedendo di muovermi, forse dovrei avere paura, ma non posso reprimere o negare l’eccitazione che cresce dentro di me. Paradossalmente, se mi permettesse di parlare, probabilmente lo inciterei ad essere ancora più rude e violento.
Dio… mi sto facendo sbattere di nascosto da quello che spero sia il padre del tizio che mi ha rimorchiato e fatto sbronzare in un bar. Come faccio sempre a cacciarmi in situazioni così incasinate?
«Che lurida cagna!», lo sento dire soddisfatto mentre riprende fiato per un secondo. Mi fa voltare, vuole guardarmi negli occhi, ma l’oscurità della casa non gli facilita le cose. «Sei capace di stare ...
... zitta?»
«Se sua moglie ha preso dei sonniferi, al massimo si sveglia suo figlio. Un cazzo in più per me non fa differenza.»
Vedo che sta pensando male di me, molto. Onestamente non potrebbe fregarmene di meno, fintanto che mi fa godere può pensare di me ciò che preferisce. Fa vagare le sue mani sul mio corpo, afferra i miei seni e li stringe con foga, ma la lussuria che ha negli occhi mi fa capire che non ha ancora finito con me. Scende verso i miei glutei e li stringe con forza, poi mi solleva e subito mi aggrappo alle sue spalle per non cadere. Mi fa appoggiare con la schiena alla porta e appena è sicuro della stabilità della posizione, mi abbassa fino a farmi penetrare nuovamente dal suo cazzo di marmo. Scivola velocemente dentro di me riempiendomi e appagandomi immediatamente. Inizia a sbattermi lentamente ma con vigore, facendomi fremere di piacere. Per ora soffoco ogni gemito e cerco di fare attenzione mentre lui continua a fottermi.
«Sei davvero una grandissima troia!»
Gli affondi con cui si sta spingendo sempre di più dentro di me, mi stanno piacendo davvero. Sento il calore infiammarmi i lombi e penso che se andrà avanti così, potrei esplodere presto in un orgasmo. Tenermi in bilico contro la porta però lo sta stancando e percepisco lo sforzo mentre rallenta inesorabilmente.
«Divano.» Suggerisco prima che il mio piacere si spenga.
Lo vedo incerto, ma alla fine si convince e mi mette a terra senza però staccarsi da me. Mi infila una mano tra le gambe e ...