1. Uscire di nascosto dal letto di uno sconosciuto


    Data: 07/01/2021, Categorie: Etero Autore: Greta in cerca di un paparino, Fonte: EroticiRacconti

    ... porta della sua stanza affinché non possa più guardarci dentro.
    
    Non so che dire, perciò mi limito ad un cenno del capo e mi dirigo verso la direzione che mi ha appena indicato.
    
    Sento i suoi passi dietro di me e quando sto per aprire la porta la blocca tenendola chiusa con una mano. «La prossima volta potreste fare meno rumore?»
    
    «Voi ci avete... oh...» Mi viene da ridere, ma cerco di trattenermi.
    
    «Sì, vi abbiamo sentiti e allo: “Sì, ti prego scopami figlio di puttana!”, credo che mia moglie si sia pure offesa. Ha dovuto prendere dei sonniferi per riuscire a prendere sonno».
    
    «Avete delle pareti molto sottili.» Dico senza vergogna. Non mi sono ancora voltata, ma sento la sua presenza alle mie spalle sempre più vicina.
    
    «Stavi urlando come una cagna in calore.», afferma mentre sento quella che probabilmente è un’erezione appoggiarsi piano contro il mio fondoschiena. «Con frasi come, cito testualmente: “Montami. Sfondami. Sono la tua troia. Spaccami in due. Fottimi, Dio ti prego, fottimi!»
    
    “Devo essermi divertita parecchio”, penso mentre mi muovo contro il suo pacco, quasi senza rendermene conto.
    
    «Ad essere onesta non me lo ricordo.», dico sincera. «Devo aver bevuto troppo e poi non so nemmeno chi sia suo figlio o se lo conosco. Perché quello di là è suo figlio, vero?».
    
    Si china sul mio collo e sento il suo fiato caldo solleticarmi la pelle. «È molto pericoloso entrare in casa di uno sconosciuto a farsi scopare. Soprattutto da ubriaca.»
    
    Fingere di ...
    ... non essere brilla sarebbe totalmente inutile e anche poco divertente, mi è bastato sculettare un po’ fino alla porta e già sento il suo cazzo duro che preme desideroso di entrare e fottermi. «Pericoloso quanto?» Chiedo in tono lascivo.
    
    Sento che mi scosta il perizoma di lato e le sue dita hanno immediatamente accesso alla mia vulva. La accarezza e lo sento sbuffare quando la trova ancora umida dagli umori del sesso. Inizia a frugare la mia carne con le dita fredde e mi procura un brivido lungo la schiena. La inarco dandogli un accesso più comodo, mentre sento premere più forte il suo cazzo sul mio culo. Trattengo a stento un imprecazione quando all’improvviso mi penetra con due dita. Deciso e in profondità.
    
    Mi tappa la bocca nuovamente, stringendomi con possessività. Affonda di nuovo dentro di me e mi fa sussultare per la forza che impiega. Sembra voglia farmi male, sembra che mi voglia punire. Aggiunge un terzo dito e non è per niente delicato nel farlo. Fa male, ma mi sto bagnando sempre di più e questo gli permette di aumentare il ritmo e fottermi con maggiore foga. Mi schiaccia contro la porta e mi sento impotente, sono alla sua mercé e ora capisco che cosa intendesse con pericoloso.
    
    «Ti piace ancora puttana?» Mi chiede a bassa voce per non farsi sentire.
    
    L’alcool annebbia ancora le mie percezioni e forse non mi rendo conto davvero di quello che sta succedendo, ma so solo che una parte di me sta apprezzando la sua foga.
    
    Annuisco e questo lo fa infervorare. ...