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La cena delle cougar - seconda parte: monika ed helena, l'incontro
Data: 02/01/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69
... limiti dettati dal contesto. Prese a scorrere con le dita sempre più su, verso l'interno fino in prossimità dell'inguine e del mio uccello oramai duro, coperto accuratamente dal tovagliolo. Continuavo a ridere e scherzare riempiendo di vino i bicchieri di Branko e Ivan ma ero completamente eccitato. Helena dall'altra parte del tavolo però doveva aver intuito qualcosa perché mi guardava in modo strano, con due occhi indagatori della serie: "ho capito cosa state facendo, non ti giudico ma voglio giocare anch'io". Quel primo round durò in tutto non più di 10 minuti, il tempo che servì a Karin per portare in tavola il secondo: degli ottimi branzini al sale con patate al forno. La serata riprese il suo corso normale tra ricordi del passato e considerazioni sulla vita matrimoniale. Le donne non perdevano occasione per lamentarsi della poca attenzione che i mariti le rivolgevano. A sentir loro nel corso degli anni l'amore, il romanticismo, la passione, la complicità degli inizi avevano lasciato il posto ad una convivenza tuttalpiù amichevole, in cui c'era ancora dell'affetto, sorretto dall'abitudine. Quanto al sesso: un evento raro, per lo più programmato per il sabato sera, e di routine. Una pratica da sbrigare quando ogni tanto più che un atto di piacere. Il quadro che descrivevano, tra risate e frecciatine agli anziani mariti, era desolante per chi come me era sposato da pochi anni, tuttavia non mancai di cogliere in quelle confessioni la loro malizia nei miei ...
... confronti: "Se Karin con te ha trovato la felicità, adesso che sai che siamo nella sua stessa situazione, potresti soddisfare anche noi..." per me il senso del discorso era questo. Helena confermò questa mia sensazione, approfittando del fatto che Karin si era assentato per accompagnare Monika alla toilette, per regalarmi una serie di sorrisi e sguardi vogliosi cui risposi facendole l'occhiolino. Fu il segnale che attendeva. Si sfilò una scarpa sotto il tavolo e col piede nudo iniziò a risalire lungo il mio polpaccio. All'inizio non capii ma i suoi occhi mi confermarono le sue intenzioni. Risalì fino alle ginocchia, me lo appoggiò sulle cosce arrivando quasi al mio pacco in ebollizione. Con la mano le andai incontro furtivamente e cominciai ad accarezzargli le dita e la caviglia senza farle solletico. A queste mie sollecitazioni rispose massaggiandomi la patta con l'alluce, continuando a sorridere come se niente fosse. Nessuno sembrava accorgersi di nulla. Io mi sentivo in balia di quelle donne, del loro desiderio di conquista, di affermazione. Karin mi aveva voluto esibire ma senza volerlo aveva innescato la sfida ed ora ero diventato senza volerlo la preda di tutte e tre. Volendo ne avrebbero potuti sedurre tranquillamente altri cento con la loro bellezza ed il loro fascino, ma in quel momento il gioco era diventato un duello tra di loro, ed io ero solo il premio in palio. La cena a quel punto, era servita solo per incontrarsi, conoscersi, tastare il terreno. Era ...