1. Evoluzione inaspettata di un massaggio


    Data: 01/01/2021, Categorie: Etero Autore: remida67, Fonte: Annunci69

    l momento del risveglio è come quello dell’assopimento: è vago il senso della realtà e alla mente non è ben chiaro se il pensiero in quel momento è ancora perso nei meandri onirici o ha un qualche effettivo aggancio con ciò che ti circonda.
    
    Un fruscio continuo, uniforme, insistente è il sottofondo ad una giornata che sta cominciando, con i raggi di sole che penetrano attraverso le fessure della veneziana chiusa appena e che mi colpiscono direttamente dritti sugli occhi.
    
    Occhi gonfi di una nottata tutto sommato squallida, ma che non doveva essere finita tanto presto, considerati la bocca impastata, il mal di testa e un dolore al collo, conseguenza dell’essermi addormentato sul divano.
    
    Comincio a prendere coscienza e a ricordare come sono andate le cose. Con gli occhi socchiusi guardo in giro, ritrovando i miei compagni della notte: la televisione accesa, piena di puntini bianchi e neri che emette quel fastidioso fruscio, una bottiglia di whisky e un bicchiere rovesciato sul tappeto, la custodia di una cassetta porno. Chiudo gli occhi e mi lascio ricadere sul divano, dal quale mi sono leggermente sollevato, e ripercorro con la mente alcuni momenti delle ore passate. L’immagine di quel culo tondo e sodo è nitidissima, quell'uomo di colore, con un cazzo possente, che entrava e usciva da quel buco così accogliente tanto da rimanere aperto anche quando lo sfilava; quella fanciulla, dalla pelle olivastra, vestita solo di scarpe con tacchi, di due fili di perle rosate e ...
    ... del suo pelo pubico, così folto e pieno e scuro, così come corvini erano i suoi capelli; aveva delle fattezze perfette, non era molto alta ma ostentava gambe bellissime proporzionate al tronco, un culetto ben fatto, due tette tese e giuste, labbra carnose e quel pelo pieno e nero che mi fa impazzire. Dopo essersi fatta vedere in tutte le posizioni, mentre la telecamera indugiava su quella splendida fica rosa, che lei stessa si stuzzicava e schiudeva con le dita, la mia mano partiva per una solitaria avventura di passione: eccitato da diverse ore di proiezione, con colpi poderosi scappellavo e richiudevo il mio cazzo duro e gonfio, fino a giungere al godimento finale con densi e caldi schizzi di sperma, che mi hanno imbrattato il petto e perfino la barba.
    
    Questa è la notte che ho trascorso ed ultimamente non è, purtroppo, che la copia di altre notti consumate nella più completa solitudine: non ho, in questo periodo, molta fortuna con le donne e scarico la mia libidine con seghe intense, ma tutto sommato squallide, soprattutto per l’atmosfera che le precede.
    
    Riapro gli occhi deciso a scacciare questi pensieri deprimenti e a dare un senso più positivo alla giornata che sta incominciando. Mi avvicino alla finestra, tiro su la tendina e , con lo sguardo perso verso l’oceano, sbadiglio rumorosamente, allargando e tendendo le braccia, come in un gesto liberatorio: i muscoli tesi rivitalizzano la circolazione sanguigna e rinvigoriscono le mie membra.
    
    Questa visione di mare ...
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