1. Zozzerie in bagno - Amori ruggenti


    Data: 27/12/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Cecy, Fonte: EroticiRacconti

    Due fari gialli illuminarono il vialetto buio e poco trafficato.
    
    Il taxi rallentò, accostandosi davanti all'ingresso di una graziosa abitazione.
    
    La donna al suo interno pagò la corsa e scese dalla vettura.
    
    L'aria era fresca e la notte profumava di gelsomino.
    
    Nancy Waller si fermò, socchiuse gli occhi per un istante e inspirò quella fragranza talcata; quindi, superò il cancello in ferro battuto, salì tre gradini e attraversò il portichetto.
    
    Poi sparì, chiudendosi la porta alle spalle.
    
    Oltre la soglia, alla luce fioca di una piantana, si spogliò della stola leggera. Poi proseguì, su, per una rampa di scale e attraversò il corridoio fino alla camera da letto.
    
    Ripose la borsetta sul comò e si lasciò cadere su una poltrona.
    
    Le gambe, pesanti, le riportarono alla mente la deliziosa serata appena trascorsa.
    
    Nel salone scintillante di risate, Rudy e la sua band avevano fatto ballare gli ospiti dello Sherry's allo sfinimento.
    
    Dai volti della gente traspariva la voglia di leggerezza e il bisogno di buttarsi alle spalle l’angoscia degli ultimi anni.
    
    Continuando a vagare nei suoi pensieri, Nancy si chinò per slacciare i cinturini che le cingevano le caviglie. Fu un sollievo liberare dalle scarpe i piedi indolenziti.
    
    Dopo essersi stiracchiata, sentì l'immediata necessità di lavarsi di dosso quel torpore. Avrebbe dormito meglio dopo essersi lasciata andare a una coccola calda.
    
    Perciò si diresse nell’attigua stanza da bagno.
    
    Fece girare i pomelli ...
    ... d'ottone, e l'acqua iniziò a scrosciare nella grande tinozza bianca, che troneggiava al centro del locale.
    
    Seduta di fronte alla toeletta, incontrò per un attimo il suo riflesso allo specchio: una donna appena sbocciata scrutava l'abisso dentro i suoi stessi occhi mentre l'abito, tempestato di lustrini, sfavillava alla luce delle applique.
    
    Rapidamente si disfò del filo di paillettes che le fasciava la fronte e di tutti i ninnoli che le adornavano le mani e le braccia.
    
    Poi le sue dita passarono in rassegna una moltitudine di bottigliette di vetro colorato. Scelse una piccola ampolla azzurra, con il tappo a forma di foglia.
    
    Versò qualche goccia del prezioso contenuto nell'acqua calda, e una leggerissima essenza di patchouli si diffuse in tutto l'ambiente.
    
    Rimessa a posto la boccetta, aprì le ante dell'armadio della biancheria.
    
    Prima che potesse cacciare un urlo, una mano le premette la bocca e si sentì agguantare per la vita.
    
    Una voce bassa e profonda la rassicurò
    
    "Shhh sono io, Nancy".
    
    L'uomo la baciò.
    
    Il cuore le sobbalzò nel petto, e non per lo spavento.
    
    Lui era lì.
    
    Quando si staccò dalle sue labbra, incredula e ancora stretta nella sua morsa, lo rimproverò divertita: "Anthony Gilbert. Dove hai lasciato le buone maniere? Come sei entrato?"
    
    Lui le rispose, guardandola con un'espressione complice e maliziosa
    
    "Cugina, dimentichi che conosco ogni anfratto di questo posto..."
    
    Si sentì subito avvampare le guance incipriate. Erano soltanto ...
«1234»