1. Sottomesso alla mia capo 5: il festino finale


    Data: 01/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: None, Fonte: EroticiRacconti

    ... incamminandomi a malincuore sulla scala che dal seminterrato conduceva al piano principale della villa e di lì mi diressi nella sala.
    
    Appena varcata la porta restai letteralmente di sasso, incapace di muovermi o di parlare. Barbara se ne stava seduta sulla poltrona, indossava un vestito chiaro che le arrivava poco sopra il ginocchio, e aveva l’aria soddisfatta, quasi un po’ tronfia, di chi si sentisse “la padrona della festa”. Sul divano, un po’ in disparte, stava una nera molto alta di, forse, venticinque anni con un abito bianco lungo, composto da top e gonna, un fisico asciutto e un seno prosperoso. Una quarta forse. Ma ciò che mi lasciò di sasso non fu questo.
    
    Tra Barbara e la ragazza, sull’altro posto del divano, in un vestitino leggero, quasi adolescenziale, che rendeva giustizia al suo fisico ancor giovane e snello, davanti a me stava la dottoressa Simona Cattaneo! La sua faccia non mostrava alcuna sorpresa, evidentemente a differenza di me, sapeva già in anticipo che sarei comparso. Era incredibile, il mio medico, non solo sapeva perfettamente che tipo di “mansioni” avrei dovuto svolgere per la sua amica, ma ora si presentava a casa sua per approfittare personalmente del servizio!
    
    Barbara interruppe il flusso dei miei pensieri, ordinandomi di prendere lo champagne dal frigo, metterlo nel secchio d’argento insieme al ghiaccio, portare tre bicchieri e servire loro il tutto. Lo feci, mentre loro chiacchieravano e mi scrutavano divertite Poi, secondo le ...
    ... indicazioni ricevute, restai in piedi, al lato del divano, vicino al posto dov’era seduta la ragazza nera, che le altre donne chiamavano Megan, pronto a riempire di nuovo i bicchieri non appena ne fossi richiesto.
    
    Ma il mio lavoro da cameriere durò poco. Infatti Megan, incoraggiata dal fatto che il retro del mio corpo, completamente nudo, fosse a pochi centimetri da lei, ben presto mi mise la mano destra dritta sul culo, toccandolo e palpeggiandolo a suo piacimento. Dopo un po’ si rivolse alle amiche e, senza alcun ritegno, come se io neppure ci fossi, commentò: «Guardate che questo qui ha proprio un culo sodo. Sarà che fa palestra, ma ci si diverte proprio a toccarlo!». E Simona, di rimando, «Lo so, lo so. Con la scusa delle visite mediche lo palpeggiavo sempre, e non mi pare che gli sia mai dispiaciuto. Quanto a Barbara, credo che abbia fatto più che toccarlo in questi giorni…». E giù una risata generale, mentre io ero costretto a rimanere in silenzio.
    
    In ogni caso, l’umiliazione fece i suoi effetti, perché il mio cazzo ebbe una mezza erezione. La cosa non sfuggì a Megan, che, sempre toccandomi da dietro, cambiò obiettivo, e dal culo passo direttamente alla nerchia, iniziando a massaggiarla su e giù con abile naturalezza. Era pazzesco. Una donna che non mi aveva mai rivolto la parola teneva tranquillamente le mani sul mio cazzo, e lo toccava con la naturalezza di chi frughi nelle sue tasche.
    
    L’atmosfera si stava surriscaldando perché Simona, che prima appariva composta, ...
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