1. Inaspettatamente…la felicita’ (parte seconda-restai di stucco)


    Data: 21/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Just_me, Fonte: Annunci69

    ... arrivasse di nuovo sera, per farmi raccontare come fosse andata.
    
    Arrivò finalmente sera e, dopo cena, ridendo le dissi: “allora? Hai intenzione di tenermi sulle spine ancora a lungo?”. Lei mi rispose: “certo che no tesoro. Lasciami sparecchiare e tu aspettami a letto. Staremo più comodi”.
    
    La ascoltai e, dopo una rapida doccia, andai a letto ad aspettarla completamente nudo sotto le lenzuola. Dopo meno di mezz’ora mi aveva già raggiunto e, anche lei nuda, si sdraiò al mio fianco ed iniziò il racconto.
    
    “Appena arrivata a casa sua” – mi disse Laura – “Stefano mi accolse con un bacio sulle labbra e poi mi fece accomodare sul divano.”. “Aprì poi una bottiglia di spumante che aveva in fresco ed iniziammo a parlare del più e del meno. Lui stranamente era seduto su una poltrona, abbastanza lontano da me. La cosa mi aveva stupita un po’… mi sarei aspettata di trovarmelo subito addosso.”
    
    “Proseguimmo a parlare per un po’, fino a quando lui si alzò, venne alle mie spalle dietro al divano ed iniziò a sbottonarmi la camicetta. Avrei voluto dirgli di smetterla ma non mi avrebbe mai creduto, visto che i capezzoli erano già inequivocabilmente duri. Lui infatti se ne accorse ed iniziò a massaggiarmeli con le dita da sopra la stoffa del reggiseno e poi, dopo essersi fermato, mi prese per mano e mi condusse verso la camera da letto.”.
    
    “ci baciammo e, mentre le nostre lingue non smettevano di rincorrersi, Stefano mi sfilò la camicetta che ormai era completamente aperta, mi tolse ...
    ... abilmente il reggiseno e abbassò la sua testa portandola all’altezza del mio seno, iniziando a leccarmi, baciarmi e succhiarmi i capezzoli sempre più turgidi.”.
    
    “Mi fece poi sdraiare sul letto e, senza togliermi la gonna, mi sfilò lo slip e si tuffò con la bocca tra le mie cosce. In quel momento volevo solo godere… allungai una mano per prendere un cuscino e, dopo averlo messo sotto la mia testa, con entrambe le mani tenni la sua testa lì, in mezzo alle mie gambe. Non volevo che smettesse di leccarmi, non senza avermi fatto raggiungere prima l’orgasmo. Questo non tardò ad arrivare e mentre godevo urlavo…urlavo tantissimo. Non dovevo trattenermi visto che, anche se i suoi vicini avessero sentito, tanto in quella casa non mi conosceva nessuno…”.
    
    “mentre cercavo di riprendere fiato, lui si alzò e si spoglio fino a restare completamente nudo. Erano passati venti anni dall’ultima volta che lo avevo visto nudo e adesso, quel cazzo enorme, mi sembrava ancora più grosso. Venti anni fa ero spaventata da quel tronco di carne, adesso invece le mie mani non vedevano l’ora ti toccarlo e stringerlo.”.
    
    “Lui si sdraiò al mio fianco. Ci baciammo a lungo e poi io iniziai a scendere con la lingua lungo il suo corpo. Mi fermai sul suo petto ampio e villoso, stuzzicandogli i capezzoli con la lingua…sapevo che gli sarebbe piaciuto, me lo ricordavo. Nel frattempo avevo iniziato ad accarezzargli il cazzo che era duro già da tempo…era proprio come ai vecchi tempi. Bastava poco per farglielo ...
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