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Inaspettatamente…la felicita’ (parte seconda-restai di stucco)
Data: 21/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Just_me, Fonte: Annunci69
... indurire, ma bisognava impegnarsi per farlo tornare molle. Gli avevo preso in mano entrambi i coglioni, gonfi e caldi e li tenevo con delicatezza accarezzandoli lentamente. Ero poi salita con la mano sull’asta ben sapendo che comunque non sarei riuscita a stringerla tutta in una mano… passavo le mie dita lungo quella vena gonfia che scorreva per tutta la lunghezza del suo uccello, fino ad incontrare quel lembo di pelle dopo il quale si staglia la cappella. Sentivo la pelle tesa sotto le mie dita e, scorrendole sulla punta, mi accorsi che parecchio liquido era già uscito. Mi inumidii quindi le dita con i suoi umori e continuai ad accarezzargli la cappella, senza mai smettere di leccargli il petto.”. “Ad un certo punto mi spinse la testa, lentamente ma con decisione, verso il basso. Io non opposi resistenza, fino ad arrivare con il viso vicino al suo cazzo. Venti anni fa mi sarei limitata a guardarlo, adesso no… iniziai a leccargli lentamente la cappella, assaporando le goccioline che ancora uscivano senza sosta. L’unico rammarico era quello di non riuscire a fargli un vero pompino…era troppo grosso. Riuscivo a mettere in bocca un pezzo di cappella, ma non di più. Ma non avevo tempo di pensare a ciò…mentre con la lingua lo leccavo, con la mano continuavo ad accarezzarlo.”. “Avevo capito di essere arrivata al punto di non ritorno. Non sarei mai riuscita a fermarmi, alzarmi e dirgli basta, non andiamo oltre…”. “sempre tenendo in mano il suo sesso risalii lentamente con ...
... la bocca sul suo collo e gli dissi che volevo e dovevo essere scopata, subito. Gli dissi di stare tranquillo perché prendo la pillola e che poi, essendo entrambi costantemente sotto controllo dal punto di vista sanitario, potevamo farlo tranquillamente senza precauzioni. Gli chiesi solo di essere delicato e di entrare con cautela, per non farmi troppo male”. “Mi sdraiai quindi sulla schiena e lui si spostò di fronte a me, spalancandomi gentilmente le gambe. Così facendo mi consigliò di aprirmela bene con le dita per evitare di tirarmi i peli mentre me lo metteva dentro. Si avvicinò con la cappella gonfia, la appoggiò sulla mia carne bagnata e lentamente iniziò a spingere… Non faceva fatica ad entrare ma, mentre si faceva spazio dentro di me, mi sentivo allargare completamente e temevo che, da lì a poco, mi sarei sentita lacerare. Per fortuna non accadde nulla di tutto ciò e lui continuò lentamente a penetrare il mio corpo. Ad un certo punto si fermò…immaginavo che fosse entrato tutto. Spostai una mano sul suo cazzo e mi accorsi che non era ancora entrato completamente…non potevo crederci. Si era fermato solo per essere certo che non mi stesse facendo male ma, quando gli dissi che era tutto ok, andò fino in fondo…”. “Finalmente era tutto dentro di me. Non avevo provato dolore, ma solo perché fortunatamente ero bagnatissima. Tirai un lungo respiro e, inconsciamente, rilassai tutti i muscoli. Ormai il più era fatto… Fu a quel punto che lui iniziò a muoversi dentro di me, ...