Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – terza parte
Data: 19/12/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
Francesca ormai mi possedeva totalmente: mi avevo ridotto a suo segaiolo personale, non potevo andare in bagno senza di lei, ero il suo autista personale, ero il suo confidente pre e post scopata messo in friendzone, mi usava come manichino per allenarsi a scopare ed aveva chiuso il mio pene in una gabbietta di castità. Ero suo, totalmente suo. La padrona Francesca mi disse:” bene, sfigatello… sono pronta, ora usciamo. Mi terrai compagnia per un po’, andiamo in pizzeria… magari qualche ragazza vede che esci con una strafiga così e ti nota, anche se senza il mio permesso comunque non potresti scopare… ma tranquillo, nessuna te la dà ahahah”. Io risposi: “Padrona, sono contento che una strafiga come lei voglia uscire con uno sfigato come me, anche se non me la darà mai”. La padrona rispose: “bravo, schiavetto… vedo che ci capiamo al volo. Dai, ora andiamo in pizzeria, che ho fame… devo essere in forze per la scopata che mi aspetta!”. Salimmo in auto e guidai, portandola fino in pizzeria, mentre lei messaggiava col suo prossimo amante. La vedevo molto soddisfatta ed anche molto vogliosa… chissà come se la sarebbe spassata Marco con la mia dea… Arrivammo in pizzeria, parcheggiammo ed entrammo… la padrona mi ordinò: “dunque, anche qui mi chiamerai padrona e, se devi andare in bagno, mi accompagni e fai la guardia… se devi andare tu, ci andiamo insieme e fai pipì mentre te lo tengo… inoltre mi sposterai la sedia per farmi sedere… chiaro?”. Io risposi: “Sì, padrona”. Disse: ...
... “molto bene, sfigato”. Ordinammo la pizza, la mangiammo ed andammo in bagno un paio di volte ciascuno… ovviamente per me fu una tortura, perché dovetti fare pipì con la gabbietta e mentre la padrona me la teneva. A tavola parlammo a lungo, ma la discussione era incentra soprattutto sulla scopata: “sai, non vedo l’ora di potermi scopare Marco, è così figo… magari riesco pure a sistemarmi!”. Una fitta di gelosia mi pervase, lei se ne accorse e mi disse: ” ahahah sei geloso? Lo sai che non devi… tu sei il mio schiavetto sfigato e lui è il mio stallone da monta… i ruoli sono ben definiti. Lui me lo scoperò ogni volta che vorrò, mentre tu potrai al massimo farti le pippe guardando le mie tette ahahah”. Sapeva davvero essere estremamente crudele… Comunque ci incamminammo verso l’auto e, quando arrivammo, la padrona mi disse: “bene, schiavetto… ora sali in macchina e portami a casa, perché tra mezz’ora arriverà Marco e devo farmi trovare pronta!”. ObBedii e la portai fino a casa, salimmo e mi disse: “bene, sfigatello… a breve arriverà il mio amante. Tu ti nasconderai nel mio armadio e guarderai mentre scoperemo… ovviamente non potrai segarti, perché terrai la gabbietta, mentre io, durante la scopata, terrò la chiave tra le tette”. Dissi, sofferente: “Sì, padrona”. Lei se ne accorse e mi disse: ” ahahah vorresti segarti mentre ci vedi scopare, eh? Non ancora, un giorno forse potrai farlo, per il momento puoi farlo solo guardandomi le tette, sfigato! Dai, ora vai nell’armadio, perché è ...