Un figlio viziato
Data: 30/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Q2069, Fonte: EroticiRacconti
... quel punto di appoggio per portare avanti i suoi attacchi con sempre maggior determinazione. Erano colpi duri, crudi, privi di alcun freno. Si era giunti a quel punto dove la brutalità bestiale è indistinguibile dal sentimento più puro. Una passione così alta che le parole non sanno descrivere, e che solo l'agire animale può esprimere. L'assediata aveva ancorato le mani affusolate ai braccioli della sdraio, per non essere sospinta sempre più indietro dalla raffica di colpi. Per il resto non si era smossa particolarmente. Fino a quel momento era riuscita a preservare la sua immagine elegante e impassibile, come una statua greca che ritrae la dea Venere. Tuttavia quella era però un'immagine di facciata. Dietro gli occhiali scuri che spezzavano in due quel viso liscissimo, gli occhi di una madre sbrilluccicavano. L'amore più intenso e duraturo che possa esistere era una freccia che partiva da dietro delle lenti opache e in linea retta giungeva sino al viso contorto negli spasmi di un ormai giovane adulto. L'unico minuscolo segno di coinvolgimento che quella venere si era lasciato sfuggire consisteva in una piccola porzione del labbro inferiore, che ritirata verso l'interno era stretta in una morsa nervosa tra gli incisivi superiori e inferiori. Un labbro morso che forse avrebbe potuto suggerire a Kyle che quel che stava facendo era un buon lavoro; che forse avrebbe potuto essergli motivo di orgoglio. Tuttavia Kyle era giovane, e in fatto di donne non aveva ancora imparato più ...
... di quanto il relazionarsi con la madre gli richiedesse.
Nel frattempo però la questione era un'altra. Le palle di Kyle, all'interno dello scroto bruno e liscio, fendevano con rapidità la fresca brezza per poi impattare contro le calde e ormai umide natiche di lei, e nel farlo lanciavano nell'etere uno schiaffeggiare intermittente che stonava non poco con la tranquillità che permeava l'intero isolato. In preda al cieco desidero, Kyle non sembrava preoccuparsene minimamente; Kristen invece finì col farci caso. "Mio Dio! Potrebbero sentirlo. È un suono così particolare! Di sicuro desterà curiosità." Dopo aver pensato ciò Kristen stava quasi per ammonire nuovamente il figlio. Ma gli bastò analizzare meglio la situazione per cambiare idea. "I suoi movimenti sono spasmodici... Ormai sta ansando, proprio come un cane... Le sue mani sulle mie cosce stringono fortissimo, mi fa quasi male! Ok, no. Non durerà ancora molto. Se non lo interrompo potrebbe finire da un momento all'altro." E così infatti fu. Lo sbuffare ritmico di quella locomotiva impazzita era gradualmente mutato in un grugnito di natura più gutturale; un verso che sembrava originarsi dalla profondità delle sue viscere sconquassate dagli spasmi di piacere. Questo finché con il collo teso verso il cielo e gli occhi strizzati per lo sforzo pronuncia con grande sorpresa della madre delle parole di senso concreto, ricordandole di essere di più di un semplice animale dominato da irrefrenabili istinti immorali.
"Oh mamma, ...