Una donna violenta
Data: 16/12/2020,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster
... perdere un’occasione. Cosa non si fa per mancanza di sicurezza in se stesse! Naturalmente le mie frequentazioni scomparivano subito dopo aver ottenuto quel breve e poco intenso rapporto sessuale. In ogni caso, avevo l’impressione che Lara fosse invece molto interessata a me e lasciandomi trasportare da quell’impressione le chiesi se volesse salire. Fu così che consumammo il nostro primo rapporto sessuale alla seconda uscita. Non fu nemmeno male devo dire, solo che il mattino seguente a lezione ebbi serie difficoltà a stare attenta. Frustrata e paranoica non riuscivo a liberarmi dell’idea che non ci saremmo più viste, esattamente come succedeva di solito. Ma intorno a mezzogiorno Lara ricomparve con uno dei suoi soliti messaggi, facendomi capire che nulla era cambiato rispetto a prima che facessimo l’amore. Questo per me fu più che sufficiente per lasciarmi andare, avevo avuto la prova del suo interesse per me, ora tutto sarebbe andato bene automaticamente.
Ci sono delle volte in cui è come se la vita cercasse di insegnarti qualcosa, quasi volesse dirti “hey, svegliati, non vedi come stanno realmente le cose?”. “Nossignora, non lo vedo come stiano realmente le cose altrimenti limiterei le cazzate che faccio”, sarebbe la risposta adatta.
Capitolo 2: Sconfitta (Ma dipende dai punti di vista)
Racconti lesbo, La rinuncia, di LadyluDopo un paio di mesi di frequentazione accadde la cosa che mai mi sarei aspettata. Stavamo andando a pranzo assieme, ero persino andata a ...
... prenderla all’uscita dell’ufficio ed ero al settimo cielo per questo. Ridevamo come due ragazzine sedute al tavolo del bar, non mi ero mai sentita così legata a qualcuno. D’improvviso un uomo sulla cinquantina si avvicinò al nostro tavolo e rivolto a Lara disse: “ciao, come mai da queste parti?”. Lei si voltò e si soffermò a guardarlo per qualche istante, mentre il sorriso sulla sua faccia non cambiava di una virgola. “Ciao, non lo vedi? Sto pranzando con una collega”, rispose prontamente, mentre nella mia testa si mescolavano svariate sensazioni sgradevoli. “Bene, ci vediamo più tardi a casa, buon pranzo”, rispose lui, voltando le spalle e allontanandosi. Io rimasi agghiacciata, mi sembrò per un attimo che lì, seduto a quel tavolo, ci fosse solamente il mio corpo, ma non io nella mia interezza. Mordendo nuovamente il suo panino Lara mi disse che si trattava di suo marito e, quasi come fosse una cosa normale, aggiunse che non me ne aveva parlato perché era seriamente interessata a me e non voleva rovinare tutto. Cosa non si fa quando si è presi a tal punto da qualcuno e l’autostima continua a scarseggiare! Ebbene si, io ci passai sopra, anzi arrivai a sentirmi vicina a lei, a comprendere le sue problematiche, obliando completamente le mie. E quali furono le conseguenze di tutto questo? Che la nostra frequentazione continuò per un anno e mezzo, tra una gastrite e uno svenimento da parte mia, con tanto di “Chissà che cosa mi succede? Eppure le analisi del sangue dicono che è tutto ...