Una donna violenta
Data: 16/12/2020,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster
... non ti prendi cura di te stessa, nessuno lo farà per te.
Capitolo 1: Idillio (Si fa per dire)
Un tempo amavo perdutamente una donna che si chiamava Lara. Non so perché mi sia tornata in mente questa vecchia storia che all’epoca mi aveva procurato tanto dolore. Io ero una studentessa un po’ avanti negli anni, fuori corso da un pezzo e non riuscivo a venirne fuori. Vivevo con altre due studentesse, anche loro lesbiche, sebbene molto più giovani di me. All’epoca mi sentivo spesso frustrata e amareggiata perché l’università procedeva a tentoni, mi barcamenavo tra un lavoretto e l’altro per mantenermi e le poche storie sentimentali che intraprendevo finivano quasi sempre sul nascere. Insomma, un bel quadretto allegro e promettente. Ero solita naturalmente frequentare le chat per sole donne per coltivare di tanto in tanto l’illusione che nella mia vita vi fosse anche un lato sentimentale. Era in chat che avevo il primo approccio con quelle che sarebbero diventate in un secondo momento le mie mancate storie e fu lì che incontrai anche Lara, l’unica che fece la differenza dentro di me e di conseguenza la sola che mi lasciò in uno stato di devastazione senza precedenti nel momento in cui la cosa finì. Ci vedemmo la prima volta in un banalissimo bar della città in cui studiavo. Lei era vestita come una ragazzina, nonostante avesse più di quarant’anni, ed esibiva un sorriso candido e sicuro di sé. La mia cupezza rimase abbagliata da tanta solarità e si eclissò, lasciando il ...
... posto alla ragazza propositiva che era in me, di cui io non sospettavo quasi l’esistenza. Sedute al tavolo del bar ci raccontammo le solite storielle che ci si racconta in quelle circostanze, poi dopo cinque minuti lei mi disse che mi trovava carina. Sprofondai nell’imbarazzo, ma contemporaneamente, percepii un certo piacere nel sentirmi fare quel complimento, insieme alla speranza che ne arrivassero altri. Parlammo per un’oretta del più e del meno, infine lei mi disse che doveva andare, così ci salutammo baciandoci sulle guance. Ci scrivemmo via sms per alcuni giorni, sms coi quali Lara si divertiva di tanto in tanto a provocarmi, inserendo tra le righe fugaci ma mirate allusioni sessuali. Poco dopo decidemmo di vederci di nuovo, stavolta di sera, e ci trovammo in un minuscolo bar gay, frequentato prevalentemente da donne. Qui parlammo ancora e ancora, ma dal suo sguardo sembrava che Lara fosse interessata ad altro, cosa che trovava in me terreno fertile, da quanto ero in astinenza. Alle 11, nonostante mi fossi divertita, dissi che dovevo andare a casa perché il giorno dopo avevo l’ultima lezione di un corso che seguivo all’università. Lara si offrì di accompagnarmi e io accettai, nonostante mi tremassero le gambe per la paura che fra noi potesse già accadere qualcosa. Ho sempre cercato di andare per gradi in queste cose, ma avevo sempre avuto difficoltà perché le ragazze che frequentavo il più delle volte volevano tutto e subito, il che mi spingeva ad assecondarle per paura di ...