1. Una donna violenta


    Data: 16/12/2020, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... regolare!”. “Non sai vivere, cara mia”, continuava a rispondermi la vita, mettendomi continuamente di fronte ad evidenze che i miei occhi rifiutavano di vedere. Un anno e mezzo di evidenze: lei che la sera, dopo aver visto me, tornava a casa da suo marito, lei che passava il giorno del suo compleanno con il marito e la famiglia per poi incontrare me a fine serata a bere qualcosa in uno squallido bar, lei che quando incontravamo qualcuno che conosceva per strada continuava a dire che eravamo colleghe, lei, sempre lei! La vita mi diede l’ennesima lezione quando un giorno io e Lara ci incontrammo in uno dei soliti bar. Aveva il suo solito sorriso e io uno dei miei consueti mal di stomaco. Iniziò a dirmi che nella vita c’era una cosa che bramava più di ogni altra e che fino a quel momento non era ancora riuscita ad ottenere. Le chiesi di che si trattasse e lei rispose che era incinta. Lì vigliaccamente mi sentii leggermente sollevata, perché una cosa del genere faceva sì che non dovessi essere io a prendermi la briga di interrompere quella relazione, era come se la vita avesse deciso per me, ma si trattava di un’illusione. Immediatamente infatti, la vita mi lanciò l’ultima sfida per vedere se stavolta l’avrei còlta. Lara disse che nulla sarebbe cambiato, che voleva ancora vedermi, amarmi, fare l’amore con me, pur rimanendo con suo marito a crescere il bambino. E fu lì che finalmente mi si aprirono gli occhi, realizzando che avevo di fronte a me una persona priva di qualunque ...
    ... forma di criterio e che io finora, esponendomi a quell’elevata quantità di mancata autostima, avevo dimostrato di essere priva della stessa cosa. Quindi la vita era tornata a dirmi ancora una volta che dovevo essere io a decidere e io scelsi di concludere lì. La guardai per l’ultima volta negli occhi, chiedendomi amaramente se fosse minimamente cosciente di sé e di ciò che faceva, dopo di che mi alzai e la salutai per sempre, senza versare nemmeno una lacrima. I mesi successivi furono molto duri per me, Lara mi mancava, insieme ai suoi baci e alle sue parole dolci e purtroppo non riuscii a pensare a quanto invece stessi male mentre ci frequentavamo, in primo piano c’era solo il senso di vuoto. Ma fortunatamente quel periodo passò, io riuscii a concentrarmi sull’università e iniziai a fare il conto alla rovescia verso la laurea. Presi ad autostimolarmi, somministrandomi piccole sfide, piccoli obiettivi. Dopo la laurea mi trasferii e non tornai più nella città in cui studiavo. Ripensando oggi a quel periodo non riesco a non provare una profonda tristezza, accompagnata però alla solidarietà verso me stessa per com’ero allora. Oggi la mia vita è completamente diversa e non somiglia più neanche lontanamente a quella, che stento quasi a riconoscere.
    
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    Proibita visione
    
    Annoiata e sfinita dai rumori del traffico provenienti dalla finestra spalancata, mi alzai dal divano, decisa a trovare qualcosa da fare in quella soffocante giornata estiva. Gironzolai per alcuni secondi al ...
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