1. Claudia, dario e me - seconda e ultima parte


    Data: 04/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... te.
    
    Presi la pallina, la appoggiai al buco del culo e la spinsi dentro senza difficoltà.
    
    - Alzati e vieni qui. – Gli ordinai.
    
    Lui non capì perchè, ma obbedì.
    
    - Claudia, il frustino per favore. – Dissi allungando il braccio.
    
    Andò alla sua valigia e ne estrasse uno. Me lo portò cercando di capire cosa volevo fare.
    
    - Dario, inginocchiati e leccami i piedi!
    
    Dario si mise in ginocchio davanti a me e cominciò a leccarmeli.
    
    Sciaaack! Sciaaack!
    
    - Impegnati di più! – Ordinai incazzato dopo avergli dato due scudisciate sulle natiche.
    
    E lui si applicò al massimo.
    
    Sciaaack! Sciaaack!
    
    Gli avevo dato altre due scudisciate sul culo anche se stava leccando bene. Piaceva a tutti due. Anzi, a tutti tre.
    
    - Claudia, tocca a te! – Le dissi passandole lo scudiscio. – Dario, ora lecca i piedi a lei!
    
    Sciaaack! Sciaaack! Sciaaaack! Sciaaack!
    
    Vidi che si stavano divertendo e io mi portai con calma sul letto.
    
    - Forza, tornate sul letto! – Li chiamai dopo un po’, battendo la mano. – Facciamo il colpo finale.
    
    Ero pancia in su, e Claudia si portò con la bocca all’uccello per farlo alzare.
    
    - Lascia che lo faccia lui, le dissi tirandola a me.
    
    Sentire le sue tette apporgiarsi al mio petto con delicatezza, mi scaldò presto l’uccello. Ma intanto lui non aveva perso tempo e me lo stava lavorando tra lingua e palato.
    
    - Siediti sopra e infilatelo, – Dissi a Claudia.
    
    Lei venne a cercarlemo con la figa e presto si sedette infilandoselo.
    
    - Dario – ...
    ... continuai, – vieni a leccarle il culo. E alla svelta.
    
    Lui si affrettò. Lei si piegò su di me in modo da facilitarlo. Poi iniziò a sfilarselo per fare spazio a lui che me lo prendesse in bocca, per poi reinfilarselo in corpo.
    
    Continuammo un po’ così, fnché – sentendomi pronto – mi spostai di lato e la feci mettere in posizione prona. Capì al volo e poco dopo mi portai dietro di lei e, uccello alla mano, lo appoggiai al suo ano. Lei mi aiutò con movimernti astuti ed esperti per farsi inculare.
    
    Scivolai dentro con facilità, godendomi così ogni attimo.
    
    - Dario, vieni qui davanti a me. – Gli ordinai. – Guardami e poi mostrami il culo.
    
    Lui obbedì come un cagnolino. Si portò davanti a me e si mise prono, per mostrarmi il culo. Vedevo perfettamente il suo buco del culo, dal quale usciva il cordino elastico. E notai che non solo era in tensione, ma che si stava tendendo ancora di più.
    
    - Bravo! – dissi. – Ora vieni a leccarmi il culo, l’asta e le palle.
    
    Corse a portarsi dietro e mi leccò la canna e le palle come gli avevo ordinato.
    
    A quel punto avvertii il calore della polluzione che stava per sopraggiungere, con Claudia che non riusciva più a contenersi mentre le scivolavo dentro. Era uno di quei momenti che vorresti che non finissero mai...
    
    Ma quando lui aumentò le attenzioni su di me con la lingua, dovetti lasciarmi andare in una eiaculazione senza pari.
    
    
    
    5.
    
    Verso le 11 telefonai ai ragazzi per dirgli che stavo facendo il check out all’albergo e se ...
«12...4567»