Shopping di natale: lo sonosciuto del centro commerciale
Data: 02/12/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69
... mi lascio trasportare. Ricambio i suoi baci caldi, appassionati, focosi. Non posso essere io e invece sì. Le sue mani esplorano il mio corpo, le sento ovunque: sul culo, lo stringe, lo accarezza, lo palpa. Stessa cosa sulle tette che poi ciuccia avido, leccandomi i capezzoli fino a farli diventare duri. Duri come il suo cazzo che ora sento spingere sotto i pantaloni.
“Dio che voglia!”. L’ho detto veramente, a bassa voce, ma come una preghiera.
“Allora prendilo!” mi ha risposto tirandosi giù la cerniera e offrendomelo alla vista.
E’ grande, grosso, lungo, con una cappella viola che non vedo l’ora di assaggiare. Tiro giù la tavoletta del cesso per sedermi comoda e glielo prendo in bocca.
“Non sono mai stata così… così porca” penso mentre gli lecco l’asta dalle palle fino la punta, per poi succhiarla e spingerla in fondo alla gola. Lui con le mani mi prende per i capelli e da il ritmo alle mie pompate. Mi sta scopando la bocca, sento l’uccello che mi penetra soffocandomi ma non mollo. Anzi lo guardo dal basso verso l’alto per cercare la sua approvazione.
“Brava, continua a succhiarlo” mi dice sorridendo.
“Gli prendo le chiappe con le mani e lo tiro ancor più verso me. Mi piace sentire i suoi muscoli tesi, i nervi che si contraggono, le palle gonfie, il cazzo sempre più duro.
Giunto quasi all’apice me lo sfila di bocca.
“Girati!” mi intima senza preoccuparsi del casino che stiamo facendo e del fatto che qualcuno potrebbe averci sentito.
Io però ...
... obbedisco, sono completamente in balia di quest’uomo sconosciuto. Sono voltata di schiena e guardo la parete di fronte.
“Piegati a 90 gradi!” aspettavo solo l’ordine per eseguirlo e mettermi in posizione.
Lo voglio dentro, voglio che mi prenda e mi faccia sentire ancora donna, desiderata, e anche troia. Tiro su il vestito con le mani e mi abbasso per mostrargli il culo e la figa. Sembra gradire. Si abbassa anche lui per leccarmela e ficcarmi due dita a saggiarne l’elasticità. Sono in un lago, ancora un po’ di leccate e gli squirto in faccia.
Deve averlo intuito anche lui. Si alza, sfrega la punta del cazzo tra le mie grandi labbra e poi me lo infila dentro in tutta la sua lunghezza. Sento che mi riempie, mi sfonda, mi apre. La vagina lo accoglie e lo avvolge. Io appoggiata sul coperchio del water sento e agevolo le sue spinte in silenzio per non destare sospetti. In realtà vorrei urlare di piacere.
“Scopami, scopami, scopami!” è la mia testa che grida, ma lui sembra leggermi nel pensiero perché aumenta il ritmo, mi penetra sempre più in profondità, mi stringe le tette, mi prende per i fianchi. Il suo uccello è gonfio, pronto ad esplodere.
“Non dentro per cortesia…” lo imploro.
“Taci” è la risposta secca. Un attimo dopo lo sento venire, esplodere dentro di me. La sua sborra calda mi riempie la vagina, la inonda. Mi fa toccare il cielo con un dito e godo anch’io, intensamente, senza remore, come una troia in calore.
Lui esce ancora in tiro dalla mia figa ...