Confessione - Racconti Erotici

Confessione

Viola tornò dal bagno dopo essersi rimessa le mutandine, il sedere ancora le bruciava. Con stupore si accorse che non c’ero più al tavolo. Si guardò in giro un po’ spaesata, avvicinandosi al tavolo per vedere se avevo lasciato qualcosa. Come se se lo sentisse, sul tavolo trovò un bigliettino con scritto:

“Esci dal bar ed entra nella chiesa di fronte, recandoti al primo confessionale sotto la navata destra.”

Viola infilò il bigliettino in borsa e titubante uscì dal bar infilandosi nella chiesa di fronte.

Nel frattempo, mi ero seduto nel primo confessionale a destra sul lato dove solitamente si siede il prete quando deve confessare. La chiesa era molto cupa e buia. La poca luce veniva dalle candele che i fedeli accendevano per chiedere qualche favore alla Madonna o qualche Santo loro protettore.

Non appena gli occhi di Viola si abituarono al buio, si diresse sotto la navata a destra ed entrò nel confessionale che gli era stato indicato.

“Inginocchiati!” le ordinai con voce perentoria, attraverso la finestrella che collegava le due parti del confessionale, subito dopo che Viola era entrata.

“S..si…signore” sospirò, inginocchiandosi immediatamente.

“Mia cara viola, ho avuto l’impressione che tu ti sia masturbata nel bagno del bar, non ho forse ragione?” le chiesi con decisione.

Viola deglutì a vuoto e rispose “e..ecco..v..veramente io..”

“Vuoi dirmi il perché di questo tuo gesto insulso e per lo più eseguito senza una mia autorizzazione? Inutile che ...

... neghi, ho constatato che eri bagnata tra le gambe!”

Viola avvampò balbettando la risposta “p..perche’..l..le sculacciate mi hanno eccitata…”

“Non è sufficiente come risposta, Viola, voglio sapere cos’ha innescato questo desiderio primordiale? Forse sono le sculacciate che ti eccitano?” le chiesi, incalzandola. Voglio delle spiegazioni, le mie sono sculacciate di punizione e tu ti ecciti…?” continuai.

“…non lo so signore, m..ma e’ sempre stato cosi’ anche al collegio.”

“In questo modo anzichè punirti ti faccio un piacere…non trovi?” Voglio conoscere il tuo passato Viola… sennò non potrai mai appartenermi completamente”

“s..si signore, mi scusi”.

“Devo conoscere il tuo passato per costruire il tuo futuro di schiava…”

“Cercherò di non eccitarmi più” rispose Viola sussultando alla parola schiava.

“Ecco questo è già un buon proposito. Se riuscirai ad eccitarti solo quando lo vorrò io, sarai una buona schiava” la rincuorai.

“Si signore …”

“Altrimenti sarai una schiava ribelle e dovrò trovare nuove forme di punizione che non ti eccitino!” le dissi con tono minaccioso. Ma torniamo ai tempi del college…com’è nata questa tua turbe quando vieni colpita sul culo?”

“N..non saprei.. ma lì venivo punita con bacchettate e sculacciate se tardavo e mi eccitavo. Spesso tardavo la sera con il mio ragazzo di allora e venivo punita

dal preside, sulla sua scrivania.”

“Come ti faceva mettere?” le chiesi.

“Appoggiata con i gomiti sulla scrivania, la gonna ...