1. La cartella nascosta sul suo pc - parte 2


    Data: 28/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Hank1980, Fonte: Annunci69

    ... questa volta”
    
    Giuseppe annuì
    
    “Nessuno dovrà saperlo” continuò lei “fai in fretta”.
    
    Giuseppe annuì nuovamente.
    
    Simona riabbassò il capo, mise l’altra mano, quella libera dal pene, a coppa sotto i suoi testicoli, aprì le labbra, tirò fuori un pò di lingua che andò a posizionarsi sotto al frenulo, richiuse le labbra attorno alla sua cappella e iniziò ad andare a fondo.
    
    Il cazzo di Giuseppe era perfetto, lungo, largo e dritto, mai visto un uccello in erezione così dritto, vene in evidenza e cappella molto grossa, sembrava durissimo, come lo si ha a 18 anni, ma lui ne aveva 40.
    
    La sua cappella scomparve nella bocca di Simona che continuò a scendere per farlo entrare il più possibile.
    
    Quello che vedevo era Lui in piedi, inarcato in avanti con la mano sulla nuca della mia donna, e che spingeva il suo membro nella sua gola. Lei era seduta sul divano, con le gambe aperte per essere più vicina al corpo di lui, gambe impreziosite da quelle calze velate, scalza, con i piedi in punta, una mano sui suoi testicoli e l’altra che teneva oramai la base del suo cazzo che man mano le scompariva in gola.
    
    Questa scena mi sconvolse, ero in estasi. Era un qualcosa di statico che ben presto lasciò spazio al movimento, infatti, lui iniziò a ritmare i colpi, e ad andare sempre più in profondità.
    
    Simona era sì eccitata, ma sentiva di star facendo qualcosa di sbagliato, ma necessario, così se da un lato avrebbe preferito non farlo, dall’altro pensò che quel pompino, se fatto ...
    ... bene, avrebbe potuto salvare la sua storia e chiudere il cerchio dei tradimenti.
    
    Così continuò, alternava pompate a leccate sull’asta, sul frenulo e sui testicoli.
    
    Lui disse “Cazzo se ci sai fare, dai continua a succhiare, fammi venire”
    
    Lei si staccò per un secondo, gli strinse il pene con forza, lo guardò dritto negli occhi e gli disse in modo deciso: “Smettila, cerca solo di sbrigarti”.
    
    Giuseppe annuì nuovamente, era in preda all’eccitazione, aveva sempre sognato possedere Simona, ma mai avrebbe pensato di ritrovarsi in questa situazione.
    
    Giuseppe era ormai inarrestabile, le mise anche la seconda mano dietro la testa e iniziò a scoparle la bocca, infilandole più cazzo possibile in bocca, iniziò a sentire l’orgasmo arrivare.
    
    Anche Simona iniziò ad avvertire qualcosa, sentiva il sapore del liquido preseminale, il pene diventare sempre più duro, il glande gonfiarsi e qualche piccola contrazione che non lasciava spazio a dubbi, Giuseppe stava per venire.
    
    Simona iniziò a prepararsi a quella venuta, agli schizzi che avrebbero potuto andarle direttamente in gola, non avrebbe voluto, ma stava per assaggiare il sapore di un altro uomo, questa volta in maniera più consapevole, era eccitata, ma dentro di sé avrebbe voluto non farlo, ma stava succedendo di nuovo.
    
    Ecco sentiva che Giuseppe le stava per godere in bocca, ma lui inaspettatamente si allontanò e disse:
    
    “Fermati”
    
    Lei non capiva, si limitò ad obbedire e lo tirò fuori dalla bocca, lui le tolse anche ...
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