1. Il sapore del seme - il battesimo


    Data: 28/04/2018, Categorie: Trans Autore: Ermesincuriosito, Fonte: Annunci69

    ... aumentando la pressione del glande sul mio sfintere.
    
    "Dimmi cosa provi adesso, sii sincera, troia"
    
    "Sento che premi su di me"
    
    "Ti desidera..lo senti quanto gonfio?"
    
    "Si.. sento la tua cappella dura che vuole entrare.."
    
    " È grosso per te, perché sei stata brava.."
    
    "È anche caldo..mi riscalda"
    
    "È una sensazione spiacevole?"
    
    "No....ma ho paur.."
    
    "Ti piace?" mi interruppe subito "Ti piace sentirlo così?"
    
    "Si..ma.." balbettai incerto
    
    "Hai detto che saresti stata la sua troia. spingi un pò" mi interruppe di nuovo "Dagli un bacio col tuo culetto".
    
    Mi sembrò, stupidamente, una cosa dolce, e quasi senza pensarci, alzai leggermente il bacino, aumentando la pressione sullo sfintere, ma tornando giù dopo poco.
    
    "Un altro" mi disse lei dolcemente. E così eseguì.
    
    "Apri le chiappe con le mani" mi incitò mentre salivo verso di lei. Ubbidì di nuovo.
    
    "Fermo così" assecondai anche questo comando rimanendo con il buco vergognosamente esposto e vulnerabile.
    
    Si alzò e con la cappella strofinò 2-3 volte l'ano per poi tornare a spingere piano come prima, riempendomi di calore.
    
    Poi, sputato nuovamente sul mio culo, si alzò. Il suo cazzo mi lasciò nuovamente nudo..mi sentí abbandonato e freddo..
    
    Intinse il mignolo nella vasellina e ne infilo lentamente la punta nell'ano mentre con la lingua mi riempiva la bocca impedendomi di protestare.
    
    Fu spiacevole, non doloroso, ma solo spiacevole. Mi sentivo violato.
    
    Ritornò davanti a me e mi infilò ...
    ... nuovamente in bocca il suo bastone ancora duro.
    
    "Vuoi la sborra troia?"
    
    "Vuoi bere la sborra, troia?" Ripeté mentre con la sua asta iniziava a schiaffeggiarmi le guance, nonostante i miei umilianti tentativi di riprendere in bocca il suo cazzo.
    
    "Siiii la voglio, dammela tutta" dissi cercando di sembrare quanto più troia possibile, convinto che di lì a breve avrei ricevuto il mio caldo premio.
    
    "Infilalo" mi intimò lei dandomi un preservativo, ed io ubbidì.
    
    "Lecca le palle". E così feci.
    
    "Di che sei una troia". Ripetei.
    
    "Gridalo mentre lecchi le palle"
    
    "Sono una troia!" Gridai mente leccavo le palle ed il suo cazzo svettava da sopra il mio naso "sono la troia del tuo cazzo!" Ripetei.
    
    Ritornò su di me con la sua mano destra che mi stringeva il collo, e la sua bocca che sputava sul lato destro del mio viso schiacciato al materasso.
    
    "Sei la mia troia, devi farmi godere - mi gridava - dí che vuoi farmi godere!"
    
    "Si voglio farti godere!" Dissi mentre spalmava vasellina sul mio vergine buchetto.
    
    "Di che lo vuoi!" mentre col glande tornava a riscaldarmi tra le natiche.
    
    Esitai.
    
    Un sonoro schiaffo raggiunse la mia guancia, stordendomi e perdendo la ormai poca volontà rimasta.
    
    "Di che lo vuoi" ripeteva mentre spingeva più forte sul mio ano
    
    "Di che vuoi il cazzo o non lo avrai mai più" disse togliendo il cazzo da sopra il mio ano. E di nuovo il freddo mi colpì.
    
    "No - urlai mentre alzando il bacino cercavo di ristabilire un contatto - lo ...
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