1. La prima volta sbagliata – parte 3


    Data: 26/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Darkdaddy, Fonte: Annunci69

    ... attorno qualora qualcuno avesse sentito.
    
    “Tranquillo, se qualcuno avesse sentito, sarebbe già qui in ginocchio… a differenza tua, certe dimensioni sono molto ricercate ed apprezzate!”.
    
    “Insomma, cosa vuoi da me?”, trovò il coraggio per chiederglielo direttamente.
    
    Devis appoggiò le mani sul tavolino, sporgendo il busto verso di lui. Filippo sbirciò nell’apertura della tuta che si era creata: Devis lo notò ed abbassò la zip fin sotto l’ombelico: non indossava nemmeno i boxer. Filippo si sentì il sangue andare alla testa dall’improvvisa eccitazione.
    
    “Voglio liberarti dalla frustrazione che ti sei autoimposto. E mi pare di riuscirci”.
    
    Si rimise in posizione eretta sulla sedia, e si alzò la zip. Andò alla cassa per pagare, e poi fece cenno a Filippo di seguirlo. Quando si trovarono nel parcheggio poco distante, Devis, spinse giù Filippo, si abbassò completamente la zip, tirò fuori il cazzo già barzotto e glielo mise in bocca, ordinandogli di spompinarlo. La situazione lo eccitò talmente tanto, che si lanciò su quel cazzone cercando di prenderlo tutto in bocca, leccando tutta l’asta dalla cappella alla base, passando la lingua anche sui coglioni, per poi metterselo in bocca e succhiarlo avidamente. Tornò a contatto con la realtà quando dei fari illuminarono la testa di Devis: si bloccò, e si spostò distante da lui, rimanendo rannicchiato tra due auto. Devis si rivestì in fretta e se ne andò dalla parte opposta, lasciando solo e voglioso.
    
    Dopo qualche minuto, si ...
    ... alzò e si diresse verso casa, guardandosi alle spalle se per caso fosse ricomparso. Una volta giunto a destinazione, si distese a letto, a luce spenta, pensando a quello che aveva fatto. Non ci voleva credere di essere caduto così in basso.
    
    “Mio Dio, cosa ho fatto? Peggio di una troia… e se qualcuno mi avesse visto? Lì si allenano i miei coinquilini… che figura di merda… ma poi, che cazzo mi è preso?! Ok, lui è davvero un gran figo, e ha un cazzo enorme, forse il più bello mai visto, ma io non posso sbarellare perché uno ha il cazzone! E poi con quel nome da tamarro… no, non posso davvero fare queste cose!”.
    
    I dubbi e le domande si affollavano nella sua mente, senza trovare risposta. Forse aveva ragione Devis: era sempre molto sostenuto, aveva paura a mostrarsi per quello che era, per cui essere impostato gli assicurava una sorta di immagine di bel ragazzo, molto interessante, e non facile come tanti altri. In realtà, scopava ben poco, e si tirava tante, troppe seghe, perché aveva sempre paura di far sesso con ragazzi che poi lo avrebbero urlato ai quattro venti. E poi, durante una serata in sauna, aveva fatto una pompa con ingoio a uno di cui a malapena conosceva il nome… però che goduria, cazzo. Gli era davvero piaciuto. E quei litri di sborra ingoiata, davvero molto, molto buona.
    
    Decise di inviargli un messaggio simpatico: “vedi che bisogna chiudere le porte così nessuno vede?”.
    
    Arrivò subito la risposta: “e invece ti saresti fatto anche quello…”.
    
    Ma chi? ...