1. Questione di affari. - storia di un pessimo club privé. - pt. 1


    Data: 21/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: romanticobastardo84, Fonte: Annunci69

    [Liberamente ispirato da un racconto di @Viola2 “La Mia Prima E Unica Coppia”]
    
    -- Marzo 2020 --
    
    È mattina, sono da Giovanni, siamo soli in uno squallido ripostiglio che lui diceva essere il suo ufficio. Sulla scrivania un ammasso di inutili ciambrusaglie e un posacenere colmo di cicche di sigarette che contribuisce a rendere pessimo l’odore nell’aria. Il solo rumore che si sente è il ticchettio di un orrendo orologio a muro che, a dire del mio Rolex, segna quasi 15 min indietro. Male, odio i ritardatari. Il suo sguardo basso esprime tutto il disagio e la paura del gesto che ha appena compiuto.
    
    Ovvero, fare una promessa che non può non rispettare. Le conseguenze sarebbero gravi e irreversibili.
    
    Un altro suono. Un portone che cigola e sbatte chiudendosi. Il rumore dei tacchi della mia “segretaria” Claudia che si avvicina verso lo squallido sgabuzzino che lui chiama ufficio.
    
    Arriva, splendida come sempre, impeccabile dalla testa ai piedi e con un tale profumo di buono che quell’ambiente sembra immediatamente più sano e pulito solo grazie alla sua presenza.
    
    Sbatte sul tavolo una busta contenente 50.000 euro, un prestito per mandare avanti il suo locale fallimentare. Claudia con tono severo e sfrontato: “Puoi evitare contarli. Sono tutti. E se non ti fidi li riprendo immediatamente! Chiaro?”. Si volta verso di me, mi porge la mano, mi alzo e dandogli le spalle e andiamo via lasciando il suo gesto nel vuoto.
    
    Mancava quasi un anno prima che Viola iniziasse a ...
    ... lavorare in quel pessimo locale di Scambisti eppure tutto era già iniziato. Il suo futuro “legato” a Me era già iniziato.
    
    Credevo di dover attendere solo il fallimento di quell’uomo e prendermi il suo postaccio.
    
    E invece avrei ottenuto molto di più. È stato un affare, di quelli che capitano raramente nella vita.
    
    -- Giugno 2020 --
    
    A distanza di qualche mese io e Claudia facemmo visita a quel Club Privè di pessima fama. La nostra presenza metteva timore a Giovanni. Ci osservava mentre sorseggiando il nostro drink gentilmente rifiutavamo le avance di singoli e coppie di pessimo gusto. La nostra eleganza in totale contrasto con la bassezza e la volgarità di chi ci circondava.
    
    I suoni e i gemiti di scopate di gruppo risuonavano nell’ambiente mentre noi eravamo concentrati a guardarci intorno nell’intento di decidere quale parete abbattere, come disporre una zona, come arredarla, in vista di ciò che sarebbe stato inevitabile.
    
    Non facevamo nulla per nasconderlo a Giovanni e tanto bastava a ricordargli che quel prestito e gli interessi insormontabili che aveva accettato stavano per togliergli il locale.
    
    Dovevo solo aspettare che si facesse avanti, non serviva che fossimo noi a dirgli cosa avrebbe dovuto fare per pareggiare i conti.
    
    Dirigendoci verso di lui alla cassa per pagare i drink prima di andar via ci chiede di spostarci nel suo ufficio. Esattamente come previsto. Guardo Claudia, mi sorride. Guardo lui, faccio cenno con la testa. Andiamo.
    
    Non appena ...
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