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Una giornata di fine settembre
Data: 18/11/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... fosse seduto davanti a me a guardarmi, poi la mia fantasia mi sono abbandonata alla fantasia e con l’aiuto dei vibratori mi sono abbandonata alle piacevoli sensazioni dimenticandomi di lui ma immaginando di essere una pornostar che stava girando un film in perfetta intimità che mi lasciava libera di esporre ciò che solitamente viene chiamata intimità. In quella casa unica nel suo genere potevo fare ciò che mi pareva, da come era situata ero sicura di essere al riparo da sguardi indiscreti e quegli ambienti rappresentavano proprio ciò che avrei desiderato. C’era un’atmosfera magica in cui non si sentivano i rumori cittadini ed era possibile dimenticare lo stress della vita di città respirando aria pura piena di iodio marino ricaricando di energie il proprio corpo. Era un luogo dove il resto del mondo non arrivava. Persino il telefono non squillava ma non mi sono preoccupata, forse non c’era campo o forse era abbandonato dentro una borsa e dei suoi squilli ne potevo proprio fare a meno. Ho fatto come voleva lui, mi sono distesa ed ho aperto le gambe mostrando la mia figa depilatissima e liscia al mare. Incredibile ma vero, sembrava che qualcosa di indefinitamente piacevole fosse entrato in me e mi avesse riempito. Ho avuto la stessa sensazione di quando mi ha chiavata la prima volta riempiendomi di sborra lasciandomi un ricordo indelebile di felicità e piacere. Quando mi sono rimessa in piedi ho pensato che avrei potuto girare per casa non più indossando le ballerine ...
... ma con le scarpe a tacco 12, volevo sentire l’effetto in quegli ambienti abitati solo da me. Per prenderle sono corsa in camera da letto a prenderle dalla borsa e le ho indossate subito davanti a quella parete tutta specchi. L’effetto è stato incredibile; mi guardavo e riguardavo come fossi una ragazzina alla prima prova con i tacchi alti. Il colore rosa intenso contrastava con quello della pelle delle gambe. Continuavo a guardarmi allo specchio e lisciarmi le gambe con movimenti che avrebbero erotizzato chiunque ed ora lo stavano facendo su di me. Ho sentito dell’umido tra le grandi labbra e ne ero felice, in cuor mio pensavo che proseguendo così, al termine della giornata, avrei avuto un orgasmo grandioso. Il mio sguardo è andato alla vasca da bagno presente in quella camera da letto matrimoniale ed ho pensato che lui l’avesse fatta fare così per scopare con la sua donna prima di sposarla. La mia immaginazione ora sostituiva la figura: la donna preferita dal mio lui ero io e sua moglie ora ero io ed allora perché non farmi un bagno proprio nella vasca dove si bagna anche lei? Mi sono preparata un bagno e mentre il vapore riempiva la stanza mi sono lasciata andare ai ricordi. Il primo ricordo è stato il bacio sulla spiaggia una mattina di domenica d’inverno, la paura dei miei gesti che ritenevo non fossero adatti a lui e quella voglia di sentire l’altro su di sé proprio come avevo provato le altre volta che mi ero innamorata, le mani di lui che dal movimento capivo ...