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"iniziazione di un cuckold: epilogo"
Data: 17/11/2020, Categorie: Tradimenti Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... di crema calda. Il mio professore non si scompose: finì la pulizia della moglie e poi, per un adeguato ringraziamento, si prese il mio cazzo in bocca e nettò fino all'ultima stilla del mio piacere. Martina si era riabbassato il vestito e voleva rimettere le mutandine, ma le chiesi di non farlo: la volevo così fino al ritorno in albergo; ne fu stupita, ma non si rifiutò. Intanto anche lo spettacolo stava finendo: la donna, sempre a pecora, si teneva aperte le natiche per mostrare il buco del culo, innaturalmente aperto, mentre i tre uomini si segavano, fino a sborrarle addosso tanta, ma davvero tanta, sborra. Poi si accasciarono insieme alla donna sulla rete, ricevendo il meritato applauso. Lo spettacolo era finito e il pubblico si stava avviando verso l'uscita e noi pure ci stavamo incamminando, quando, incrociati i nostri vicini di palco, ci sorrisero e ci fecero segno dell'ok con la mano. Ricambiai e ringraziai, mentre Martina, arrossendo, si strinse forte al marito. Fuori dal teatro ci mettemmo in fila per prendere un taxi. C'erano sette o otto persone davanti a noi. Martina mi attirò a sé e sussurrò: "Dove le tieni le mie mutande? Sono tutta bagnata, e mi sta colando sulle cosce." "In tasca, ma devi aspettare... come le indossi ora? Dai... potrai farlo in taxi" risposi sorridendole. Quando venne il nostro turno, l'autista, che scese per aprire lo sportello, era un nero alto e grosso tanto che, sbigottita la donna: "Non sarà ...
... mica il fratello" disse ironizzando, riferendosi a quello sulla rete. "Ti piacerebbe?" chiesi, mentre oltre allo slip, le passai pure il mio fazzoletto. Non rispose subito, ma era evidente che la cosa le poteva interessare. Arrivati in albergo, lei si sganciò da noi e, in camera, corse subito in bagno. "Abbiamo trascorso una bella serata; per stasera credo che basti, che ne pensi?" esordì Amedeo, togliendosi la giacca. "Per me va bene, però non sarebbe il caso di chiederlo a tua moglie?" Martina fu d'accordo e fu lei che, accompagnandomi sull'uscio, prima di darmi un bacio sulle labbra, mi disse "Grazie per la serata, a domani" "A domani...? Ma per completare l'opera, dovresti..." "Dovrei?" aggiunse "Voglio la tua bocca e il tuo culetto, amore mio, pensaci!" E ci pensò per davvero! L'indomani mattina, non erano passate ancora le sei, la sentii entrare in camera mia e si sedette sul mio letto. Accesi la luce del comodino e lei, un tantino imbarazzata: "Sono pronta" e poggiò il suo bel viso sul mio ventre, dove trovò il cazzo duro del primo mattino. Aveva parecchio da imparare in quella nobile arte, ma perlomeno il primo passo l'aveva fatto. Quella volta le venni sul viso, ma la sera successiva, aiutata dal marito, ingoiò una buona parte della mia eiaculazione. Il culo, no! Ma le feci provare il piacere della sodomizzazione a casa sua, una volta che Amedeo mi invitò a cena. E in quella occasione, proposi ai coniugi, delle ...