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"iniziazione di un cuckold: epilogo"
Data: 17/11/2020, Categorie: Tradimenti Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... gambe divaricate, aspettò il suo stallone. La penetrò in un solo colpo, lasciandola senza fiato, ma bastarono pochi secondi per adattarsi e cominciò la cavalcata. Martina, leggermente piegata in avanti, stava ammirando pure il trio dell'altro palco che, oscenamente, stavano dando uno spettacolo degno di quelli sulla rete. Nel frattempo, spostai il divanetto indietro verso la porta, mi sedetti e abbassati i pantaloni, mi rivolsi alla mia coppia e con tono autoritario: "Amedeo, spogliamela e poi venite tutti e due qua" Il professore mi guardò perplesso, ma, compreso il mio gioco, si avvicinò alla moglie e tiratala da dietro, le alzò il vestito. Lei ebbe solo un attimo di esitazione, poi, senza protestare si fece sfilare gli slip ed indietreggiò verso di me. Me la fece cadere addosso, ma il cazzo scivolò in avanti e comparve in mezzo alle sue gambe. Ero super eccitato, pronto a penetrarla, ma volli essere più incisivo, per cui con un gesto della mano feci avvicinare ancor di più l'uomo "Dai, che aspetti, aiutala" dissi, mentre baciavo il collo di sua moglie e tiravo fuori le sue tette dal décolleté. Si abbassò e, senza che aggiungessi altro, prese il mio cazzo in mano, lo scappellò e, prima di guidarlo nella vagina di Martina, poggiò la sua bocca sul mio glande. La donna guardava tanto il marito che lo spettacolo; alzò lentamente il culo dal mio ventre e si fece penetrare lentamente dal mio cazzo duro all'inverosimile. Quando fui tutto dentro ...
... di lei, emise un sospiro di compiacimento e stringendo le gambe mi imprigionò nel suo ventre "Che bello così... non muoverti... fammelo sentire tutto dentro" sussurrò, mentre con una mano si reggeva al bracciolo del sofà e con l'altra carezzava i capelli del marito, che la stava leccando. Era su di me a corpo morto, mi stava schiacciando, per cui la spinsi in su e lei prese a cavalcarmi. Amedeo, da là sotto, ormai leccava figa e cazzo, ma, come spesso capita, il mio uccello scappò fuori dalla figa grondante della donna e lui, prontamente, prima lo leccò e poi lo riportò nel suo naturale nido. Un applauso dell'attento pubblico del teatro, ci distolse dal nostro amplesso. Che era successo? Il gigantesco uomo di colore, aveva girato a pecora la donna e la stava possedendo analmente: la poverina, molto probabilmente da copione, si lamentava per il dolore. La scena proseguì mentre io abbrancai di nuovo la mia amante e continuai a scoparla con più foga. I nostri sospiri attirarono l'interesse degli occupanti del palco accanto, per cui ora erano essi i nostri spettatori. Martina si contorceva e si lamentava: stava godendo e Amedeo da buon cagnolino lappava il delizioso nettare che fuoriusciva. Anch'io ero al culmine, volevo sborrare e, sottovoce, con un rauco grido, scaricai nel suo corpo una densa e calda sborrata. Per agevolare la sua e mia pulizia, Martina si alzò leggermente; il mio uccello, scivolando fuori dal nido, portò con sé una buona dose ...